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Ucraina, il sospetto sull'elicottero: "Dove stava andando il ministro"

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Rimangono un mistero le cause della caduta dell'elicottero dei Servizi di emergenza ucraini. A bordo del velivolo precipitato a Brovary, alle porte di Kiev, il ministro dell’Interno, Denys Monastyrskyi, il suo primo vice, Yevgeny Yenin, il segretario di Stato del ministero, Yuriy Lubkovich, altri tre membri dello staff del ministero e tre membri dell’equipaggio. In totale i feriti sono 25, 15 adulti e 10 bambini. Mentre i morti sono 15, tra cui tre bambini e il ministro dell'Interno. "La gente ha notato che c’è stata una forte esplosione e come l’elicottero abbia volteggiato più volte in aria e solo allora sia caduto", riferisce Espreso Tv.

 

 

Secondo il Servizio di emergenza statale "il 18 gennaio, alle 8.20 nella città di Brovary, nella regione di Kiev, a seguito della caduta dell’ elicottero EC-225 del Servizio di emergenza statale (volo numero 54), l’edificio del Servizio di emergenza statale è stato danneggiato con conseguente incendio, danneggiati anche i vetri di un edificio residenziale di quattordici piani e 3 autovetture. Alle 9.06, l’incendio nell’edificio è stato contenuto in un’area di 500 metri quadrati e alle 9.28 è stato spento". 

 

 

Quanto basta a far sospettare che dietro alla caduta possa esserci Mosca. Non a caso Monastyrskyi era in viaggio verso "un punto caldo" della guerra quando il suo elicottero si è schiantato. Lo ha detto, parlando alla Tv ucraina, il vice capo dell'ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko, come riporta la Bbc. Sempre la Bbc riferisce che i funzionari ucraini generalmente volano a bassa quota per evitare i missili nemici, oggi però era nebbioso. Intanto la Procura generale ha già aperto un'inchiesta. 

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