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Mario Tozzi-choc: "Turchia? Non il terremoto, ecco cosa uccide"

Mario Tozzi

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Cos’è successo davvero in Turchia e in Siria? Il terremoto di magnitudo 7,8 della scala Richter ha provocato migliaia di vittime e ambienti urbani sconvolti, con tanto di edifici ridotti a un ammasso di pietre. A tal proposito il geologo Mario Tozzi su La Stampa scrive: “Varrà la pena di ricordare che non è il terremoto che uccide, ma la casa costruita male e, da questo punto di vista, la Turchia (e anche la Siria) assomiglia moltissimo all’Italia”.

 

 

 

“Responsabile di questo sisma è la grande faglia dell’Anatolia Orientale, una spaccatura lunga oltre 200 km che segna il confine fra il blocco crostale anatolico e quello dell’Arabia Saudita – ha spiegato l’esperto -. Le due placche sono in continuo movimento e sfregano lungo quella faglia: quando si accumula abbastanza energia, le due parti scattano lateralmente una rispetto all’altra, provocando uno spostamento, in questo caso stimato in circa tre metri in orizzontale. Contestualmente, in profondità, si liberano le onde sismiche che dispiegano in superficie gli effetti più gravi, compresa la possibilità di scatenare tsunami, se l’ipocentro è sott’acqua o nei pressi, e se l’energia è sufficiente".

 

 

 

Tozzi non ha potuto fare a meno di sottolineare che nei video girati dagli abitanti del posto, spesso si vedono palazzi crollati accanto a edifici che invece sono rimasti integri: “Quando vediamo palazzi di cemento armato schiacciati in quel modo e magari accanto palazzi simili perfettamente integri, vuol dire che si è costruito male”. Il geologo, poi, ha ribadito come “anche nel caso di un terremoto così forte, gli eventi naturali diventano catastrofi solo per nostre responsabilità e questo avviene anche in Italia”.

 

 

 

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