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Russia, il retroscena: "Armi nucleari prima dell'invasione"

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Lo Zar Putin voleva essere sicuro di andare a segno. E così ora emerge che prima dell'invasione dell'Ucraina, la Russia aveva tentato di schierare ordigni nucleari in Bielorussia per accerchiare Kiev. "Il presidente russo Vladimir Putin molto probabilmente ha preso la decisione di schierare armi nucleari in Bielorussia prima dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 e probabilmente ha scelto di farlo in questo momento per lanciare un messaggio agli alleati occidentali dell’Ucraina", fa separe l’Istituto per lo studio della guerra (ISW) nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto russo-ucraino. L’ISW aveva previsto a gennaio e febbraio 2022 che Putin avrebbe cercato di schierare armi nucleari tattiche o strategiche in Bielorussia come parte di uno "sforzo più ampio per aumentare il controllo russo sulla nazione".

 

"Potrebbe essersi astenuto dal dispiegare le armi in Bielorussia all’inizio dell’invasione - ipotizza il think tank statunitense - per riservarsi la possibilità di farlo successivamente, per lanciare un ulteriore messaggio all’Occidente, con l’obiettivo di diminuire il morale ucraino e gli aiuti occidentali e per diminuire l’efficacia di una possibile controffensiva ucraina". Un messaggio inquietante che puntualmente è arrivato proprio ieri sera con un annuncio che ha messo in allarme tutte le cancellerie del mondo. Lo Zar si prepara alla sfida finale...

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