Nucleare, due nuovi impianti in Iran
Netanyahu: "La comunità internazionale intervenga anche senza l'avvallo dell'Onu"
Inizierà a marzo la costruzione di due impianti per l'arricchimento dell'uranio in Iran. Ad annunciarlo è il responsabile dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, Ali Akbar Salehi. Gli impianti saranno costruiti all'interno di montagne per essere protetti da eventuali attacchi, avranno una capacità pari a quella del sito di Natanz e verrà usata ua nuova generazione di centrifughe. La data per l'inizio dei lavori è il 21 marzo, primo giorno dell'anno iraniano. L'appello di Netanyahu - Intanto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ribadisce la necessità e l'urgenza di imporre nuove sanzioni contro l'Iran e invita la comunità internazionali a reagire, eventualmente anche senza l'avvallo delle Nazioni Unite: «Siamo a un punto in cui la comunità internazionale deve decidere se le sue intenzioni di fermare il programma nucleare iraniano sono serie. Se la decisione non sarà raggiunta all'interno del Consiglio di sicurezza dell'Onu», le sanzioni «devono essere implementate attraverso altri canali». Quello che è certo è che «si deve agire immediatamente». La reazione iraniana - Immediata la reazione iraniana. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehmanparast si rivolge all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica «affinché mantenga intatto il suo prestigio, non permetta ad alcuni Paesi di imporre il loro punto di vista all'intera comunità internazionale attraverso interpretazioni politiche» e non si sottometta alla volontà di coloro che vogliono impedire lo sviluppo del programma atomico. «Non sono accettabili» queste pressioni politiche «che hanno il solo scopo di privare l'Iran di svilppare tecnologie moderne», ha aggiunto il portavoce.