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Clerfayt, vergogna del ministro belga: "Le donne non lavorano? Colpa della mentalità italiana"

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Hanno incendiato la polemica le parole pronunciate da Bernard Clerfayt, ministro per l’Occupazione e la Formazione della Regione di Bruxelles, in una intervista televisiva sul canale Ln24. Secondo Clerfayt il tasso di occupazione delle donne nella regione è più basso rispetto al resto del Paese perché molte "seguono ancora un modello familiare mediterraneo, siano esse italiane, marocchine o turche di origine". E ancora, ha detto: "È un modello familiare in cui l'uomo lavora e la donna resta a casa a prendersi cura dei bambini".

Secondo il ministro Clerfayt questa "è una realtà" che "vale anche per i nativi italiani", ha sottolineato. Quindi ha concluso: "Incoraggio a cambiare queste mentalità perché tutti stanno meglio se lavorano. L'emancipazione delle donne significa anche che hanno diritto ad avere un lavoro". 

 

 

Dichiarazioni che hanno subito innescato una feroce polemica politica in una capitale dove le prime due comunità straniere sono proprio quella marocchina e quella italiana. "Sono sconvolta e indignata. Penso a tutte quelle donne che conosco e che cercano lavoro, ma che sono discriminate a causa delle loro origini, a tutte quelle donne madri singole che hanno difficoltà a conciliare lavoro e vita familiare", ha sbottato su Twitter la deputata socialista, Fadila Laanan, che fa parte della maggioranza di governo. "Clerfayt è responsabile dell'occupazione e spetta a lui prendere tutte le misure possibili per garantire che non ci siano più barriere all'occupazione per queste donne invece di inserirle nel determinismo culturale".

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