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Re Carlo, "l'incoronazione mettitela nel...": Liverpool fuori controllo

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Il calcio inglese si unisce alle celebrazioni per l’incoronazione di re Carlo III: su tutti i campi della Premier League i club sono stati invitati a far risuonare l’inno God save the King prima delle partite del weekend e a mostrare una foto del re con la regina consorte e il logo ufficiale della cerimonia sui tabelloni degli stadi. Ma il Liverpool ha fatto sapere che si adeguerà e farà eseguire l’inno prima della partita delle 18,30 di oggi ad Anfield contro il Brentford, pur già sapendo che i tifosi lo fischieranno. "È ovviamente una scelta personale degli spettatori di Anfield come vorranno celebrare questa occasione e sappiamo che alcuni tifosi hanno un punto di vista molto forte su questo", ha ammesso il club in una nota.

 

 

Quella della tifoseria dei Reds è una protesta anti-establishment che affonda le radici nel "declino pilotato" della città promosso dal governo Thatcher negli anni ’80 e soprattutto nella rabbia per come lo Stato gestì la tragedia dello stadio di Hillsborough a Sheffield del 1989 in cui 96 tifosi della squadra di Ian Rush persero la vita schiacciati dalla folla e altri 766 rimasero feriti nella ressa. Una strage di cui all’inizio fu data la colpa alle turbolenze dei supporter del Liverpool, finché non furono accertate le gravi colpe nella gestione dell’ordine pubblico.

 

 

Cori contro Carlo III ("L’incoronazione mettila nel c***") sono già riecheggiati dalla Kop nella vittoria interna contro il Fulham di mercoledì scorso. Nel maggio scorso i tifosi del Liverpool avevano fischiato l’inno prima della finale di Fa Cup a Wembley e a fine luglio avevano contestato il principe William quando aveva stretto le mani ai giocatori dopo la conquista del Community Shield a Leicester. A settembre qualche irriducibile aveva persino cercato di rovinare il minuto di silenzio per la morte di Elisabetta II prima della partita di Champions contro l’Ajax ma in quell’occasione il resto dello stadio li aveva zittiti. 

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