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Generale Bertolini, la profezia finale sulla guerra: "Punto pericolosissimo"

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L’unipolarismo americano sembra essere entrato in una crisi senza ritorno con conseguenze pericolose. Ne è convinto il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi e della Brigata Folgore in numerosi teatri operativi, tra cui Somalia, Kosovo e Afghanistan che parla di "un punto pericolossimo". "Gli Stati Uniti" dice il generale a Federico Ferraù che lo ha intervistato per Italia Oggi "vedono avvicinarsi una linea rossa oltre la quale non potrebbero accettare di fare un passo indietro. Lo stesso vale, dal punto di vista tattico, per la Russia in Ucraina". E la linea rossa di Vladimir Putin, per l'ex comandante della Folgore, la perdita del Mar Nero, del Mediterraneo e dei rapporti con i Paesi europei. "Checché se ne dica", puntualizza Bertolini, "il contatto con l’Europa rimane sempre un grosso interesse per gli Usa. In questo quadro, guai se le due parti in conflitto, Stati Uniti e Russia, dovessero trovarsi con le spalle al muro. Per motivi militari, politici o economici".

 

Sostenendo che "il piano di pace cinese è la proposta più seria attualmente in campo" perché "sembra giovarsi di una lenta evoluzione che potrebbe portare la Cina, non ad avvicinarsi all’Occidente, ma a perdere il pregiudizio di essere apertamente pro Russia", il Generale mette in guardia: "L’unipolarismo come tale è solo americano, perché la globalizzazione è stata l’esportazione in tutto il globo del modello Usa. Nel momento in cui questo primato fosse sostituito in modo irreversibile da un nuovo effettivo multipolarismo, comunque lo si pensi, per l’America sarebbe una sconfitta strategica". Per imprimere una vera svolta alla crisi comunque, bisognerà aspettare le elezioni americane. 

 

 

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