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Kosovo, "dispiegate le Forze di Riserva Operativa": la mossa della Nato

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Sempre più esplosiva la situazione al confine tra il Kosovo e la Serbia: nelle scorse ore gli scontri con i manifestanti serbi hanno portato al ferimento di 30 membri della forza Nato per il Kosovo (Kfor), tra cui 14 italiani. Di qui la decisione dell'Alleanza atlantica di disporre il dispiegamento delle Forze di Riserva Operativa (Orf) per i Balcani occidentali.

 

 

 

"Al battaglione multinazionale di forze di riserva è stato ordinato di ridurre lo stato di prontezza all'impiego da quattordici a sette giorni, per essere pronti a rinforzare la Kfor se necessario. Il comando di Napoli sta monitorando attentamente la situazione e continuerà a coordinarsi con la Kfor per assicurarsi che disponga di tutte le capacità e le forze necessarie per garantire in modo imparziale un ambiente sicuro e la libertà di movimento di tutte le comunità": questo quanto si legge in un comunicato dell'Allied Joint Force Command di Napoli riportato da Repubblica.

 

 

 

Secondo l'ammiraglio Stuart Munsch, "il dispiegamento di ulteriori forze è una misura prudente per assicurare che la Kfor abbia le capacità necessarie per mantenere la sicurezza in conformità con il mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". Sulla questione è intervenuto anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani: "Ho avuto una videoconferenza con il generale Figliuolo e l'ambasciatore in Kosovo De Riu: piena solidarietà ai militari feriti. Sono seguiti da vicino e migliorano. La Nato-Kfor resta schierata e operativa: il nostro obiettivo è riportare la Serbia e il Kosovo a un dialogo costruttivo e pacifico".

 

 

 

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