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Putin, "quando l'aereo di Prigozhin cadeva, a Mosca...". Indizio agghiacciante

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Vladimir Putin non ha fatto menzione dello schianto del jet privato su cui viaggiava e ha perso la vita Evgeny Prigozhin, il fondatore del Gruppo Wagner, che lo scorso giugno aveva tentato un golpe marciando verso Mosca, prima di essere fermato grazie alla mediazione del presidente bielorusso Lukashenko. Nel breve collegamento video alla riunione dei Brics in corso a Johannesburg, il presidente russo (intervenuto a distanza per sfuggire al mandato di arresto internazionale spiccato nei suoi confronti dalle autorità internazionali in seguito all'invasione dell'Ucraina) si è attenuto fedelmente al copione, parlando esclusivamente dell'espansione del gruppo Brics "per far sì che cresca la sua influenza nel mondo".

 

 



Quando il velivolo Embraer Legacy 600 che trasportava il capo dei mercenari si è schiantato nella regione di Tver, il presidente russo stava intervenendo in diretta alla celebrazione per l'80mo anniversario della vittoria nella battaglia di Kursk avvenuta durante la Seconda guerra mondiale. In seguito alla conferma della morte di Prigozhin da parte dall'Agenzia federale per il trasporto aereo russo (Rosaviatsia), il Cremlino non ha rilasciato alcuna dichiarazione. In alcuni filmati che circolano sui canali Telegram russi e ucraini si vede il corteo presidenziale di automobili sfrecciare per le strade di Mosca subito dopo l'intervento del presidente russo.

 

 

 

 

Dopo la morte di Prigozhin e del suo vice Dmitry Utkin, in tanto, l'attenzione internazionale si sposta sul destino della Wagner. L'impatto della decapitazione dei suoi vertici "sarà più visibile in Africa che in Ucraina", spiega all'agenzia Adnkronos Andrej Kortunov, direttore accademico del Consiglio russo per gli affari internazionali (Riac) a Mosca. Secondo Kortunov, sebbene i dettagli emersi sulle cause dello schianto siano ancora pochi, quanto accaduto "non necessariamente" significherà lo scioglimento della Wagner. E cautela viene espressa dall'analista anche sull'ipotesi che l'influenza della Russia ora possa diminuire in quei Paesi dell'Africa dove il gruppo di mercenari è più radicato. "Dipenderà dal fatto o meno che la Wagner dimostrerà di avere una seconda linea di comando forte in Africa. Prigozhin ha mantenuto molto cose sotto il suo controllo personale. Utkin e Chekalov anche erano fondamentali", spiega Kortunov, riferendosi rispettivamente al braccio destro di Prigozhin e al consigliere del fondatore del gruppo finito sotto sanzioni da parte del Tesoro americano, entrambi deceduti come confermato da Rosaviatsia, l'Agenzia federale del trasporto aereo russo.

 

 

 

 

L'analista russo non ritiene infine che il presidente russo Putin possa aver rafforzato il suo potere al Cremlino dopo la notizia della morte di Prigozhin. "Non vedo grande cambiamenti. Prigozhin non aveva alcuna influenza politica dai primi di luglio", afferma Kortunov, alludendo alle conseguenze della 'marcia su Mosca' condotta dal fondatore della Wagner contro i vertici militari russi accusati da lui di incapacità in Ucraina. 

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