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"Voglio donare il corpo alla scienza"

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L'ultimo desiderio di un condannato a morte vietnamita

Eleonora Crisafulli
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“Voglio donare il mio corpo alla scienza per aiutare le persone malate che soffrono”. È questo l'ultimo desiderio di un condannato a morte, Nguyen Van Hai, pescatore vietnamita di 30 anni rinchiuso nel carcere della provincia di Quang Ninh, 100 chilometri ad Est di Hanoi. Nell'agosto del 2008 Hai ha ucciso un uomo per rubargli la barca. In una lettera indirizzata al presidente Nguyen Minh Triet il giovane ha chiesto di poter aiutare la ricerca scientifica. Ma la richiesta ha suscitato polemiche e sollevato dubbi sulla sua legalità. Secondo il colonnello Le Duy Tan, direttore del centro di detenzione, non esiste alcuna normativa che permette a un condannato a morte di donare il proprio corpo alla medicina. La legge vietnamita sulla donazione di organi, approvata nel 2006, prevede che una persona maggiore di 18 anni e «nel pieno possesso dei diritti civili» può donare organi o parti del corpo. Ma la norma non contempla il caso di donatori detenuti. I vietnamiti attendono dunque, come Hai, una risposta del Presidente.

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