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Spagna, dopo la decisione del Re è caos: "Centrodestra? Non sappiamo perché"

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Ancora altissima tensione in Spagna. Per il governo ad interim del socialista Pedro Sanchez, i tentativi del popolare Alberto Nunez Feijoo, vincitore delle elezioni del 23 luglio, per trovare una maggioranza alla Moncloa e formare un governo, sono già falliti e tanto varrebbe "metter fine alla commedia" senza perdere altro tempo. Così la portavoce del governo, Isabel Rodrìguez (Pp), in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sull’esito del recente incontro tra i leader dei primi due partiti spagnoli (Pp e Psoe) nell’ambito delle consultazioni avviate da Fejioo per recuperare nel nuovo Parlamento i 176 voti che sosterranno la sua maggioranza.

Un tentativo di governare che, secondo Rodriguez, è "fallito" anche se Feijoo, "continua il suo spettacolo", sapendo di perdere e di "far perdere tempo" al popolo spagnolo.  L'incarico però gli è stato conferito da Re in persona, cosa che la sinistra spagnola omette di dire.

 

 

Questa domenica, in un’intervista al quotidiano El Mundo, Feijoo aveva ammesso le proprie difficoltà nel trovare i quattro voti che tuttora gli mancano per compattare una maggioranza alternativa a quella di Snachez, che ha guidato il precedente governo in coalizione con la sinistra radicale di Sumar e altri partiti autonomisti e regionali spagnoli. Se Feijoo, da parte sua, ha lasciato intendere che una possibile soluzione allo stallo potrebbe essere una ’gran coalition’ in salsa iberica, dall’altra il suo principale oppositore, il leader socialista Pedro Sanchez, ha sempre criticato "l’atteggiamento dilatorio" di Feijoo che "ha chiesto un mese per guadagnare tempo, non sappiamo perché", ha affermato Sanchez.

 

 

 

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