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Israele e Hamas, la diretta. Egitto: "Mai chiuso il valico di Rafah". Siria sotto attacco

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Sono oltre 1.200 i morti e almeno 5.600 i feriti nella Striscia di Gaza dall'inizio della campagna militare lanciata da Israele a seguito dell'attacco perpetrato dal movimento islamista palestinese Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, secondo il quale 51 persone sono morte e 281 sono rimaste ferite nei bombardamenti notturni delle Forze di difesa israeliane (Idf). Il corrispondente del quotidiano israeliano Times of Israel ha riferito che nel kibbutz di Beeri ieri sono stati ritrovati i corpi di 103 miliziani di Hamas e 110 civili israeliani, precisando che l'identificazione delle vittime non è stata ancora completata. Sul lato israeliano, intanto, secondo l'emittente I 24 News, le vittime del conflitto tra le Idf e Hamas sono oltre 1.200, mentre il bilancio dei militari morti negli scontri è salito a 189. Ancora 200, invece, sarebbero gli ostaggi nelle mani di Hamas e della sua ala armata, le brigate Ezzeddin al Qassam, che nella notte, come riferisce l'emittente panaraba Al Arabiya, hanno liberato una donna e i suoi due figli in prossimità del kibbutz di Holit. Non vi sono informazioni certe per stabilire se si tratti di un'operazione coordinata con un qualche mediatore, ma ieri erano circolate informazioni di contatti tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e Hamas per il rilascio di ostaggi. 

Ore 14.58 - Assad: fermare i raid israeliani su Gaza
Fermare il prima possibile i raid israeliani su Gaza contro donne e bambini: così siriano Bashar al Assad citato dalla tv di Stato siriana. Il presidente siriano, alleato dell'Iran, ha inoltre detto che serve "un'azione rapida a livello arabo e islamico per proteggere i palestinesi".

Ore 14.53 - Parenti degli ostaggi pubblicano i video dei bambini: "Liberateli"
Le famiglie degli ostaggi rapiti da Hamas pubblicano una serie di video con le immagini di bambine e bambini sequestrati dall'organizzazione terroristica. Nei filmati, che durano poche decine di secondi, viene chiesto il rilascio dei bimbi. "Questo è Nave, ha 8 anni ed è stato rapito da casa sua. Sua sorella, i suoi genitori e i suoi parenti sono stati sequestrati insieme a lui": questo quello che si legge in un video. E come questi, molti altri.

Ore 14:50 - Erdogan al presidente degli Emirati: "Necessaria de-escalation"
Il conflitto israelo-palestinese è stato al centro del colloquio telefonico tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo degli Emirati Arabi Uniti Sheikh Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anadolu. Erdogan ha detto che sono necessari passi positivi da parte della comunità internazionale per favorire una de-escalation. 

Ore 14.20 - Ministro israeliano contro Trump: "Una vergogna"
Il ministro israeliano delle comunicazioni, Shlomo Karhi, contro l'ex presidente americano Donald Trump, che ha dato dell'idiota al ministro della difesa Yoav Gallant e dichiarato che il primo ministro Benyamin Netanyhau l'ha deluso. "Una vergogna che aiuta la propaganda - ha detto Karhi all'emittente israeliana Channel 13 -. È una vergogna che una simile persona, l'ex presidente degli Stati Uniti, aiuti la propaganda disseminando affermazioni che minano lo spirito dei combattenti dell'esercito e dei residenti israeliani". 

Ore 14.15 - Raid israeliano in Siria: “Presi di mira depositi di armi”
Depositi di armi iraniane, custoditi dagli Hezbollah libanesi filo-iraniani presenti in Siria, sarebbero stati presi di mira nei raid aerei attribuiti a Israele e lanciati contro gli aeroporti siriani di Aleppo e Damasco. Lo fanno sapere i media panarabi citando fonti della sicurezza siriane. Secondo il ministero della difesa siriano, citato dall'agenzia governativa siriana Sana, i raid avrebbero danneggiato anche le piste di atterraggio dei due scali aerei internazionali. 

Ore 14.00 - Egitto: “Rafah mai chiuso”
"Il valico di frontiera di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza è aperto al traffico e non è stato mai chiuso dall'inizio della crisi attuale": a fare questa precisazione è stato il ministero degli Esteri egiziano. Che però ha sottolineato l'inagibilità del valico "perché le strutture sul lato palestinese sono state distrutte a causa dei ripetuti bombardamenti israeliani". L'Egitto ha chiesto "a Israele di evitare di prendere di mira il lato palestinese del valico in modo che gli sforzi per le riparazioni abbiano successo".

Ore 13.53 - Hamas: no al corridoio umanitario
Hamas boccia la proposta di aprire un corridoio umanitario fatta dall'Egitto, perché - spiega una fonte - "costringerebbe il popolo palestinese ad abbandonare la propria patria" e implicherebbe un nuovo esodo e la ricerca di rifugi. La fonte ha aggiunto che l'organizzazione terroristica continua a chiedere "l'accesso a forniture e beni essenziali come carburante o elettricità, tutto ciò che garantisca ai 2,3 milioni di palestinesi dell'enclave il diritto alla vita". Per Hamas, insomma, i civili non devono uscire dalla Striscia, con tutte le conseguenze che ne possono derivare.

Ore 13.44 - Jihad islamica: “La guerra non si limiterà a Gaza”
Hamas continua a radunare forze per combattere Israele. “La battaglia non si limiterà alla Striscia di Gaza”, ha dichiarato Abu Hamza, portavoce delle Brigate al Quds, l’organizzazione armata della Jihad islamica. “Altri fronti si uniranno presto”, ha aggiunto. Il riferimento è soprattutto alla resistenza in Cisgiordania, con varie brigate e tutti i palestinesi presenti sul posto che sono stati esortati a prendere parte agli scontri con gli israeliani. “Siamo venuti preparati fuori dalla Palestina - ha aggiunto Hamza - così come lo eravamo dentro. Gli eventi di Gaza saranno replicati su altri fronti”. 

Ore 13.36 - Raid israeliani sulla Siria
Gli aeroporti di Damasco e Aleppo sono stati interessati da raid israeliani. Le difese aeree della Siria si stanno occupando dell’attacco nei pressi dell’aeroporto di Damasco. 

Ore 13.26 - Hamas “come l’Isis”
Parole forti, quelle che il premier Netanyahu ha rilasciato nel corso della conversazione con Blinken, segretario di Stato americano. “Hamas è l’Isis - ha dichiarato - l’Isis fu schiacciata. Hamas deve essere trattata esattamente come l'Isis e schiacciato”. Inoltre Netanyahu ha chiesto sanzioni per chi appoggia Hamas. 

Ore 12.40 - Blinken a Netanyahu: non vi abbandoniamo
"Siamo qui con voi, non andiamo da nessuna parte". Così il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha salutato il premier israeliano Benyamin Netanyahu all’inizio del loro incontro al ministero della Difesa a Gerusalemme. Nel video si sente Blinken ripetere a Netanyahu "mi dispiace, mi dispiace, condoglianze" per le vittime. Il primo ministro d’Israele ringrazia e stringe più volte la mano al segretario di Stato Usa.

Ore 12.31 - Hamas: oltre 120 prigionieri israeliani
Hamas conferma di avere nelle sue mani oltre 120 prigionieri. Lo rende noto la tv israeliana Kan citando il portavoce della fazione palestinese Abdel Latif Kanua.

Ore 12.12 - Bufera sulla Bbc: non chiama "terroristi" i miliaziani di Hamas
Come riporta il Corsera, si scatena una feroce polemica contro la Bbc per il rifiuto dell'emittente di usare il termine "terroristi" in riferimento ai miliziani di Hamas, chiamati "militanti". Per la tv di Stato britannica si tratta di un codice di condotta: il termine "terroristi" non viene usato né per i talebani né per l'Isis, dunque nemmeno nel caso di Hamas. Ma la circostanza per ovvie ragioni sta suscitando parecchie polemiche. Il ministo della Cultura inglese, Lucy Frazer, ha incontrato il dg della Bbc, Tim Davies, per convincerlo a rivedere le linee guida,

Ore 12.00 - Scholz: Israele ci dica cosa ha bisogno, ce lo impone l'Olocausto
Un discorso dall'enorme peso specifico, quello di Olaf Scholz nella mattinata di giovedì 12 ottobre al Parlamento tedesco. Un discorso che schiera la Germania nel modo più netto tra i Paesi europei a difesa di Israele. "In questo momento, il nostro posto è al fianco di Israele. Ce lo impone la nostra storia, le responsabilità dell’Olocausto". E ancora: "Israele ci dica di cosa ha bisogno, la Germania è pronta a prendere un impegno per la sicurezza di Israele".

Ore 11.45 - Nato, "Israele non è solo ma difesa proporzionata" 
"Israele non è solo". A sei giorni dalla strage di civili nei territori, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg manda un messaggio al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. I ministri della Nato, spiega l'Alleanza Atlantica, "hanno chiarito che (Israele, ndr) ha il diritto di difendersi con proporzionalità da questi atti di terrore ingiustificabili. Hanno chiesto ad Hamas di rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi e di proteggere il più possibile i civili. Gli Alleati hanno anche chiarito che nessuna nazione o organizzazione deve cercare di trarre vantaggio dalla situazione o di inasprirla". "Alcuni Paesi membri" della Nato, inoltre, "hanno spiegato che stanno fornendo un sostegno pratico a Israele".  

Ore 11.29 - Appello dell'Iran ai paesi islamici: "Coordiniamoci contro Israele" 
Il presidente iraniano Ebrahim Raissi ha invitato "i Paesi musulmani e arabi" a "coordinarsi" per "fermare i crimini" di Israele contro Gaza. "Oggi, tutti i Paesi musulmani e arabi e tutti i popoli liberi della terra devono unirsi e coordinarsi per fermare i crimini del regime sionista contro la nazione palestinese oppressa", ha detto Raissi durante una telefonata nella tarda serata di ieri all'omologo siriano, Bashar al Assad, secondo un comunicato pubblicato in mattinata dalla presidenza iraniana. "Sulla base di ciò, la Repubblica islamica dell'Iran cercherà di stabilire questo coordinamento il più rapidamente possibile contattando i leader dei Paesi musulmani", ha aggiunto. Secondo i media statali sauditi e iraniani, il presidente iraniano ha parlato anche con il principe saudita Mohammed bin Salman. Nel suo scambio con Bashar al Assad, Raissi ha osservato che "contrariamente a tutti i trattati internazionali", gli israeliani "stanno assediando Gaza e privando gli abitanti oppressi di acqua, elettricità, medicine e carburante". Raissi ha denunciato "la continuazione del genocidio dei palestinesi", sempre secondo la presidenza iraniana. 

Ore 11.02 - Croce Rossa: Gaza, fuori uso 3 impianti idrici su 5
Tre dei cinque impianti idrici di Gaza sono attualmente fuori servizio a causa dei bombardamenti e della mancanza di carburante. Lo sostiene il Comitato internazionale della Croce Rossa citato da Anadolu.

Ore 10.50 - Idf: sappiamo chi ha partecipato ai massacri, colpiremo
Israele ricostruisce con l'aiuto dei filmati le identità di quanti sabato hanno preso parte agli orrori nei villaggi ebraici vicini a Gaza e assicura che saranno colpiti. Lo conferma il portavoce militare Daniel Hagari in una conferenza stampa. E ancora, ha spiegato che un combattente di Hamas di nome Mustafa Shahin, che era stato ripreso mentre compiva efferatezze in uno dei villaggi israeliani, è già morto nel bombardamento della sua casa a Gaza. Hagari ha anche avvertito gli abitanti di Gaza di non dare ospitalità a quanti hanno compiuto quelle efferatezze, perché altrimenti saranno colpiti anche loro.

Ore 10.44 - "Idf pronto alle prossime mosse, invasione di terra"
In Israele i militari "attendono il via libera del governo" per una possibile offensiva di terra nella Striscia di Gaza. L'Idf "aspetta di vedere cosa deciderà la leadership politica", spiega un portavoce militare, Richard Hecht. "Ci stiamo preparando per una operazione via terra se ci sarà una decisione in tal senso — ha aggiunto —. I soldati si preparano per le prossime fasi della guerra". L’Esercito israeliano ha richiamato circa 300mila riservisti dopo l’attacco di sabato scorso in Israele di Hamas, che controlla la Striscia.

Ore 10.32 - Tunisia, "Criminalizzare la normalizzazione con Israele"
La Commissione per le libertà e i diritti presso la Camera dei Rappresentanti della Tunisia (la camera bassa del parlamento del Paese) ha discusso un disegno di legge che mira a criminalizzare la normalizzazione dei rapporti con Israele. E' quanto dichiarato dal relatore della commissione, Mohamed Ali. Si tratta della seconda sessione sul progetto di legge, sul quale alcuni deputati hanno chiesto di accelerare il percorso di approvazione, mentre e' in corso la campagna militare di Israele nella Striscia di Gaza. "Il disegno di legge coincide con la chiara posizione del presidente della Repubblica, Kais Saied", ha precisato Ali, che risale a prima dell'attacco sferrato dal movimento islamista Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre. In base al testo, "si considera la normalizzazione dei rapporti un tradimento che viene criminalizzato a livello popolare, politico e legale", ha affermato Ali.

Ore 10.26 - "Trovata bandiera dell'Isis in un kibbutz"
L'esercito israeliano ha confermato la notizia secondo cui i soldati di Tel Aviv avrebbero trovato una bandiera dell'Isis addosso a uno dei miliziani uccisi durante un assalto al Kibbutz Sufa, vicino al confine di Gaza. Lo riporta The Times of Israel secondo cui l'Idf ha pubblicato un'immagine nella quale si vedono le truppe che mostrano la bandiera. Era stato il canale Telegram South First Responders, in precedenza, a pubblicare la foto della bandiera dell'Isis trovata nel kibbutz.

Ore 10.11 - Scholz: Hamas senza Iran non avrebbe potuto attaccare
"Finora non abbiamo prove tangibili che l’Iran abbia dato un sostegno concreto e operativo a questo vile attacco di Hamas. Ma è chiaro a tutti noi che senza il sostegno iraniano negli ultimi anni, Hamas non sarebbe stato in grado di compiere questi attacchi senza precedenti in territorio israeliano": queste le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz in parlamento a Berlino secondo un testo del suo discorso.

Ore 10.02 - Israele: a Gaza niente luce, acqua, benzina fino a rilascio ostaggi
"Non sarà fornita elettricità, né acqua, né entreranno camion di benzina nella Striscia di Gaza fino a che gli ostaggi israeliani non torneranno a casa": questo quanto riferito dal ministro dell’Energia israeliano, Israel Katz. E ancora, ha aggiunto: "Umanitarismo per umanitarismo. E nessuno ci può fare prediche sulla moralità".

Ore 09.48 - Pechino: tre cinesi morti nel conflitto
Tre cittadini cinesi sono stati uccisi nell’escalation del conflitto tra Israele e Hamas. La conferma arriva dal ministero degli Esteri cinese, secondo cui risultano esserci anche due dispersi e molti altri feriti.

Ore 09.12 - Blinken atterra in Israele
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è atterrato in Israele per incontrare il premier israeliano Benjamin Netanyahu, mentre domani - venerdì 13 ottobre - è previsto un colloquio in presenza con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese.

Ore 09.03 - La Giordania invia i primi aiuti a Gaza
La Giordania ha inviato i primi aiuti destinati a Gaza. Lo ha confermato la televisione di stato. Una fonte militare giordana ha aggiunto che un aereo militare porterà gli aiuti al valico di frontiera di Rafah con l'Egitto, da dove dovrebbero essere trasferiti alle autorità di Gaza se i necessari permessi saranno ottenuti.

Ore 8.55: Hezbollah richiama miliziani dalla Siria
Il movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah starebbe richiamando molti dei suoi combattenti dall'est della Siria, dove, intanto, le milizie iraniane starebbero reclutando uomini in vista di un eventuale conflitto con Israele. Lo hanno riferito fonti locali all'Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione non governativa con sede a Londra, ma con una fitta rete di contatti sul campo. Secondo le stesse fonti, inoltre, le milizie filo-iraniane starebbero reclutando migliaia di volontari, aprendo al reclutamento a Deir ez Zor, Hatla, Marat e Al Husseiniyah, nell'eventualita' in cui il conflitto tra Israele e il movimento islamista palestinese di estrema Hamas (riconosciuto come organizzazione terroristica da Unione europea e Stati Uniti).

Ore 8.10 - Egitto, no a corridoi umanitari 
L'Egitto ha avviato intensi colloqui con Israele e gli Stati Uniti per consentire la consegna di aiuti e carburante attraverso il valico di Rafah. Tuttavia, ha respinto le proposte di creare corridoi dalla Striscia di Gaza, affermando che un esodo di palestinesi dall'enclave avrebbe gravi conseguenze sulla causa palestinese. Lo riporta la Reuters. Il governo egiziano ha rifiutato qualsiasi proposta di creare corridoi da Gaza per i palestinesi in fuga dai bombardamenti israeliani, ha detto un alto funzionario egiziano. Il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato perche' non era autorizzato a fornire informazioni ai media, ha risposto al portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby, il quale ha affermato che l'amministrazione Biden e' in trattative attive per ottenere un passaggio sicuro fuori da Gaza per i civili. I media statali egiziani hanno riferito che l'offensiva israeliana fa parte di un piano per svuotare l'enclave.

Ore 8.03 - Raid contro le unità di élite di Hamas 
Aerei da combattimento israeliani hanno effettuato nella notte raid sulla Striscia di Gaza, prendendo di mira l'unita' d'élite 'Nokhba' di Hamas, che sabato ha guidato l'infiltrazione di massa dalla Striscia nel Sud di Israele. L'esercito israeliano ha attaccato diversi quartier generali operativi da cui Hamas ha organizzato l'invasione terroristica nel territorio israeliano, ha fatto sapere l'esercito, come riportano i media locali. 

Ore 7.33 - Cina, "pronti a collaborare con l'Egitto per il cessate il fuoco" 
L'inviato cinese per gli affari del Medio Oriente ha affermato oggi che il suo governo è disposto a collaborare con l'Egitto per promuovere un "cessate il fuoco immediato e la cessazione della violenza". Secondo quanto confermato dal ministero degli Esteri cinese, l'inviato speciale Zhai Jun ha parlato con il viceministro egiziano del dipartimento per la Palestina. Zhai ha ribadito la posizione della Cina a favore di una soluzione a due Stati come "la soluzione fondamentale" per raggiungere la pace tra Israele e Palestina. "La comunità internazionale dovrebbe compiere sforzi concreti con il massimo senso di urgenza per promuoverla", ha affermato Zhai, aggiungendo che la Cina è disposta a fornire sostegno umanitario al popolo palestinese.

Ore 7.09 - Ucciso importante membro di Hamas
Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver colpito e ucciso durante la notte un membro di alto grado della forza navale di Hamas nella Striscia di Gaza. L'Idf afferma che Muhammed Abu Shamala era un agente senior delle forze navali del gruppo terroristico palestinese nella parte meridionale della Striscia di Gaza. "La casa di Abu Shamala veniva utilizzata anche per immagazzinare armi destinate ad essere utilizzate in operazioni terroristiche contro Israele", hanno riferito i militari. Il portavoce dell'esercito, riferisce il Times of Israel, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che i militari hanno ucciso anche Mustafa Shahin, un agente di Hamas che sabato ha filmato e trasmesso l'attacco omicida del gruppo terroristico nel sud di Israele. "Chiuderemo il conto con tutti coloro che sono stati coinvolti negli orrori della guerra. Prendiamo video da Internet e li identifichiamo con l'aiuto del riconoscimento facciale", ha assicurato Hagari. In attacchi separati durante la notte, l'Idf afferma di aver colpito dozzine di siti appartenenti alle forze di commando di Hamas. 

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