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Gruppo Wagner, "sì all'attacco di Hamas": il report dei servizi

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Anche la Wagner potrebbe essere coinvolta nell’attacco di Hamas a Israele. Lo scrive Claudio Tito, corrispondente da Bruxelles di Repubblica: “Un intreccio pericoloso che ha unito Hamas, l’Iran e la Russia. Non attraverso il coinvolgimento diretto di Mosca, bensì con la partecipazione di uomini che fanno capo alla famigerata compagnia di mercenari legata a doppio filo al Cremlino”. Di questo scenario si è discusso durante il vertice dei ministri della Difesa della Nato: in teoria la riunione era stata convocata per aggiornarsi come sempre sull’Ucraina e gli aiuti da inviare a Kiev. 

 

 

Inevitabile, però, parlare di quanto sta accadendo in Israele. All’interno del vertice è stato avanzato il sospetto che anche il gruppo Wagner sia coinvolto nel conflitto: “Alcuni report dei servizi occidentali - scrive Tito - stanno concentrando l’attenzione su alcune riunioni che si sono svolte a Beirut, in Libano, e che avrebbero visto la presenza dei mercenari filorussi oltre che di Hezbollah. Incontri che sarebbero serviti a organizzare proprio l’attacco di Hamas”. Il coinvolgimento del gruppo Wagner avrebbe perfettamente senso, dato che il conflitto tra palestinesi e israeliani rientra negli interessi di Vladimir Putin

 

 

“Distogliere dall’Ucraina attenzione e risorse - sottolinea Tito - in questo quadro non viene considerato implausibile che il Cremlino approfitti della situazione provando a riprendere le operazioni soprattutto sul fronte nord ucraino”. Non a caso Volodymyr Zelensky si sta facendo sentire in queste ore: la sua paura che è il conflitto ucraino passi in secondo piano, adesso che ne è scoppiato un altro altrettanto sanguinoso. “Continuiamo a sostenere l’Ucraina affinché prevalga - lo ha rassicurato Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato - questo è il messaggio di tutti gli alleati dall’inizio della guerra. Noi alleati della Nato abbiamo la forza per affrontare diverse sfide allo stesso tempo. Non possiamo permetterci il lusso di scegliere solo una sfida. Quindi anche gli alleati della Nato hanno la capacità di affrontare la situazione in Medio Oriente e diversi alleati della Nato hanno fornito supporto di intelligence di tutti i tipi per Israele”.

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