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Olmert, "Netanyahu è sotto choc": anche Parenzo spiazzato

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"Benjamin Netanyahu è in uno stato di choc, non si è ancora ripreso e non si sta riprendendo". A sostenerlo non è un filo-palestinese ma Ehud Holmert, ex primo ministro di Israele ed ex sindaco di Gerusalemme, membro di spicco del Likud, liberali di destra, e poi dei centristi di Kadima, nonché uomo di fiducia di Ariel Sharon.

In collegamento con David Parenzo a L'aria che tira, su La7, ricorda la seconda guerra del Libano contro Hezbollah, "ho guidato l'operazione Piombo fuso e non c'è confronto con Netanyahu. Secondo molti israeliani non è adatto a guidare questo Paese adesso".

 

Tuttavia, sottolinea, "non significa nulla sul fatto che stiamo facendo la cosa giusta a Gaza. Netanyahu era inadatto prima del 7 ottobre, non lo è oggi e probabilmente non lo sarà domani".

"Netanyahu è in stato di choc": guarda il video di Olmert a L'aria che tira

 

Bisogna però distinguere il giudizio politico sul premier in carica dalla necessità di un intervento a Gaza, sottolinea Parenzo visibilmente spiazzato, quasi sconvolto dalle parole di Olmert. Che domanda: "Che cosa farebbe una persona normale, equilibrata, quando il suo Paese viene attaccato in modo così atroce e 1.400 dei suoi concittadini vengono maciullati, massacrati, decapitati, stuprati nelle loro case, in un territorio che non è in alcun modo in disputa?".

 

"Quale dovrebbe essere la reazione? - domanda Olmert - Dire che non è possibile reagire perché potrebbero esserci innocenti colpiti? Oppure fare tutti i tentativi possibili per evitare vittime non necessarie tra i civili di Gaza? Dobbiamo andare a catturare i leader di Hamas, che è come l'Isis, i talebani, Al Qaeda, dobbiamo toglierli da lì e fare in modo che Gaza non sia governata da assassini. Come, via terra o via raid aerei, si può discutere". Il resto, però, no: "Israele ha il diritto di reagire per difendersi".

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