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Vidal-Quadras, Carlo Fidanza: "Azione jihadista dietro l'attentato?"

Daniele Dell'Orco
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La brutalità dell'attentato all'ex presidente del Partito Popolare della Catalogna, Alejo Vidal-Quadras ha scioccato il mondo della politica. Carlo Fidanza, europarlamentare di FdI, il fondatore di Vox lo conosce bene. «Con Alejo Vidal-Quadras siamo stati colleghi dal 2009 al 2014, eravamo entrambi nel Ppe, io come membro del PDL e lui del Partido Popular. In quella legislatura lui fu addirittura vicepresidente dell’Europarlamento, grazie alla stima di cui godeva. Nel 2014, poco prima delle Europee, decise di fondare Vox in polemica con la linea dei popolari che lui giudicava troppo morbida verso gli indipendentisti».

Come spiega l’attacco?
«Che il fatto sia avvenuto proprio nei giorni di massima tensione sulla questione catalana, dopo lo sciagurato accordo tra Sánchez e i secessionisti, lascia pensare che qualcuno abbia voluto colpire un simbolo della battaglia per l’unità nazionale. Lui, catalano ma acerrimo nemico dei catalanisti. Un agguato politico in nome del separatismo riporterebbe agli anni bui dell’ETA e sarebbe tragico. Ma potrebbe non essere l’unica spiegazione».

C'entra qualcosa la crisi in Medio Oriente?
«Vidal-Quadras è sempre stato vicino alla resistenza iraniana contro il regime degli ayatollah e ottimo amico di Israele. Ovviamente le sue posizioni erano diventate particolarmente forti in queste settimane, contro Hamas e contro l’Iran che ne è il padrino politico. Non vorrei che questo attentato rappresentasse un salto di livello nelle azioni jihadiste che hanno insanguinato l’Europa dopo il 7 ottobre. Anche per questo è fondamentale che gli autori di questo agguato vengano arrestati. Dobbiamo capire subito quale nemico ci troviamo di fronte».

Nel frattempo, in Spagna l'accordo di governo sembra fatto.
«Siamo al voto di scambio istituzionalizzato: Sánchez mette a rischio l’unità nazionale per mantenere il potere. Un fatto gravissimo, così come è gravissimo il silenzio dell’Ue, pronta a colpire i governi di destra per presunte violazioni dello stato di diritto e oggi muta di fronte a questo golpe bianco contro la costituzione spagnola».

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