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Israele e Hamas, l'avvertimento di Netanyahu: "No al ritorno dell'Anp a Gaza. Odia Israele"

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Trascorso più di un mese dall'inizio della guerra tra Hamas e Israele, ora finiscono sotto assedio gli ospedali di Gaza. Secondo Tel Aviv lì si nascondono i vertici militari di Hamas. Prosegue intanto la fuga verso il sud della Striscia nelle finestre protette. Il primo ministro Netanyahu si oppone ad un ritorno dell'Anp a Gaza. 

Ore 21,50 Netnyahu: Israele si opporrà a ritorno Anp a Gaza
Israele si opporrà al ritorno dell’Autorità Palestinese a Gaza dopo la guerra contro Hamas. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. "Non ci sarà un’autorità civile che educhi i propri figli a odiare Israele, a uccidere gli israeliani, a eliminare lo Stato di Israele. Non può esserci un’autorità che paga le famiglie degli assassini in base al numero degli assassinati. Non può esistere un’autorità il cui leader non abbia ancora condannato il terribile massacro del 7 ottobre 30 giorni dopo", ha detto il premier israeliano, riferendosi al presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas. "Deve esserci qualcos’altro", a Gaza, "ma in ogni caso dobbiamo avere un controllo di sicurezza", ha aggiunto.

Ore 21,32 - A Tel Aviv scontri tra sostenitori e oppositori di Netanyahu
A Tel Aviv si sono verificati scontri tra sostenitori e oppositori del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Decine di migliaia di persone si sono radunate oggi a Tel Aviv per chiedere il ritorno a casa degli ostaggi catturati il 7 ottobre, giorno dell’attacco su larga scala di Hamas in Israele. Lo riportano i media israeliani.

Ore 21,11 - Netanyahu avverte Hezbollah: "Siamo preparati sul fronte Nord"
Israele è "totalmente preparato" sul fronte settentrionale ossia verso il confine con il Libano. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un monito a Hezbollah nel giorno in cui c’è stato anche un nuovo discorso del leader della formazione sciita, Hassan Nasrallah. Nel corso di una conferenza stampa a Tel Aviv, Netanyahu ha spiegato di aver avvertito Hezbollah che entrare in guerra con Israele sarebbe un "errore fatale" che "determinerebbe il destino del Libano". Riferendosi poi a Hamas, il primo ministro ha sottolineato che Israele «non si fermerà finché non avrà completato la sua missione» e che il suo unico scopo è "la vittoria", aggiungendo che Hamas ha "perso la presa" su Gaza e ora non ha "nessun posto dove nascondersi". 

Ore 20,51 - Scontri a fuoco Jenin, esercito Israele entra nel campo profughi
Scontri a fuoco tra le truppe israeliane (Idf) e militanti armati si registrano a Jenin, in Cisgiordania. Lo riportano fonti palestinesi citate da Haaretz, secondo cui l’esercito dello Stato ebraico è entrato nel campo profughi della città palestinese. Sui social circolano video girati a Jenin in cui vengono indicati bulldozer israeliani in azione.

Ore 20,46 - Idf: attacchi contro obiettivi Hezbollah in Libano
Le forze di difesa israeliane stanno effettuando attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano in risposta agli attacchi missilistici sul nord di Israele di oggi. Lo fa sapere l’esercito israeliano.

Ore 20,19 - Portavoce Idf: Hamas ha perso il controllo di Gaza nord
Hamas ha perso il controllo del nord della Striscia di Gaza. Lo ha detto il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari, durante la consueta conferenza stampa serale.

Ore 19,53 - Media israeliani: trattative avanzate per scambio prigionieri
Sembra avvicinarsi uno scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. L’emittente israeliana Canale 13 parla di «trattative avanzate» per concludere un accordo per lo scambio di un «gran numero» di prigionieri. Dall’intesa che starebbe prendendo forma sarebbero esclusi i soldati israeliani, mentre lo Stato ebraico rilascerebbe un numero imprecisato di detenuti palestinesi e accetterebbe l’ingresso di carburante a Gaza.

Ore 19,30 - Hamas: distrutti oltre 160 obiettivi Israele in 48 ore
Le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno dichiarato di aver distrutto completamente o parzialmente più di 160 obiettivi militari israeliani a Gaza nelle ultime 48 ore, inclusi più di 25 veicoli. Lo riportano i media israeliani. "Lo scontro è impari, ma spaventa e terrorizza la forza più potente della regione", ha detto il portavoce Abu Ubaida.

Ore 19,20 - Israele: 50mila palestinesi fuggiti oggi da Nord di Gaza
Circa 50.000 residenti di Gaza sono fuggiti oggi dal nord della Striscia verso il sud attraverso un corridoio di evacuazione della durata di 7 ore istituito dalle Forze di difesa israeliane (Idf). Lo rende noto il Cogat, ente militare israeliano responsabile della politica del governo nei territori palestinesi occupati.

Ore 19,14 - Israele: due missili lanciati dalla Siria
Due missili lanciati dalla Siria sono caduti in un’area aperta nel nord di Israele e le forze israeliane hanno risposto al fuoco. È quanto affermano le Forze di difesa israeliane (Idf). L’allarme aereo è scattato nella zona delle alture del Golan. L’esercito ha aggiunto di aver intercettato un aereo infiltrato nel territorio israeliano da Gaza, vicino a Sderot, nel sud di Israele. Lo riporta Haaretz.

Ore 19,04 - Austin chiede a omologo israeliano Gallant di "contenere conflitto a Gaza"
Il segretario della Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha chiesto all’omologo israeliano, Yoav Gallant, "di contenere il conflitto a Gaza ed evitare un’escalation regionale". È quanto emerso in un colloquio telefonico, secondo quanto reso noto dal dipartimento della Difesa. Durante la telefonata, Austin "ha riaffermato il diritto di Israele all’autodifesa e ha ribadito l’importanza sia di proteggere i civili che di fornire aiuti umanitari".

Ore 18,30 - Ong conferma morte due neonati prematuri ospedale Al-Shifa
La ong israeliana Physicians for Human Rights Israel ha confermato la morte di 2 neonati prematuri nell’ospedale di al-Shifa a Gaza. «A causa della mancanza di elettricità, possiamo segnalare che il reparto di terapia intensiva neonatale ha smesso di funzionare. Due bambini prematuri sono morti e c’è un rischio reale per la vita di altri 37 bambini prematuri», scrivono in un comunicato il gruppo di medici israeliani. In precedenza il ministero della Sanità palestinese, gestito di Hamas, aveva parlato di 3 neonati morti.

Ore 17,56 - Israele: distrutti esplosivi e armi trovati in asilo a Gaza
La 551esima brigata di riserva delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno trovato e distrutto armi, munizioni ed esplosivi che erano nascosti in un asilo nella zona di Beit Hanon, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce la stessa Idf sul proprio sito.

Ore 17,50 - Israele: Hezbollah sta trascinando il Libano in guerra
"Hezbollah sta trascinando il Libano in una guerra che potrebbe scoppiare, e sta commettendo degli errori". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant parlando dopo il discorso del leader del gruppo libanese Hassan Nasrallah. Lo riporta The Times of Israel. "Se commette errori di questo tipo, a pagarne il prezzo saranno innanzitutto i cittadini libanesi. Ciò che stiamo facendo a Gaza, sappiamo come farlo a Beirut", ha aggiunto Gallant, "ai cittadini libanesi dico che vedo già i cittadini di Gaza camminare con le bandiere bianche lungo la costa e spostarsi verso sud". "L’Aeronautica militare è rivolta a nord e la sua potenza è molto grande", ha concluso il ministro israeliano.

Ore 17,41 - Dichiarazione finale del vertice di Riad: "Fine assedio a Gaza"
"La fine dell’assedio" a Gaza e l’introduzione di aiuti umanitari nella Striscia attraverso il valico di Rafah. È quanto hanno chiesto i Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oci) e della Lega Araba nella dichiarazione finale del vertice congiunto che si è tenuto a Riad. Nel documento, approvato all’unanimità, si denuncia l’"aggressione israeliana contro Gaza" e si chiede alla comunità internazionale di fermare le esportazioni di armi verso Israele.

Ore 17,02 - Israele: nessun assedio all'ospedale Al-Shifa
"Nelle ultime ore ho sentito notizie di un assedio e di combattimenti all’ospedale Al Shifa. Voglio dire chiaramente che sono bugie". Lo afferma il Capo dell’Amministrazione di Coordinamento e Collegamento dell’esercito israeliano a Gaza, Moshe Tetro. "Ci sono scontri tra le Forze di difesa israeliane (Idf) e i terroristi di Hamas che operano intorno all’ospedale", aggiunge il militare, "ma non ci sono sparatorie all’ospedale e non c’è un assedio. Il lato est dell’ospedale rimane aperto. Al-Wahda Street è aperta. Anche ora chiunque voglia partire può". E assicura: "Ho parlato personalmente con il direttore dell’ospedale e sono in costante contatto con lui. Gli ho detto molte volte che possiamo coordinare l’evacuazione sicura di chiunque voglia lasciare l’ospedale. Potranno partire attraverso il lato est, lungo Al-Wahda Street verso Salah-Adin Street. Chiunque dica il contrario è un bugiardo".

Ore 16,17 - Nasrallah: tempo mette pressione sul nemico, gli Usa fermino l'aggressione
"Oggi il mondo non può più tollerare le aggressioni, i massacri e i bombardamenti sugli ospedali. Ciò eserciterà pressioni sugli americani e sugli israeliani, rendendo il tempo un’urgenza. Coloro che possono fermare questa aggressione sono quelli che la dirigono. Sono gli americani". Lo ha dichiarato il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, nel suo secondo discorso pronunciato dall’inizio dell’operazione militare di Israele nella Striscia di Gaza. "La cosa più importante in questo momento è il cambiamento dell’opinione pubblica mondiale riguardo a Israele, che sta uccidendo migliaia di bambini e donne. Questa trasformazione, soprattutto attraverso le manifestazioni a Washington, Londra, New York, è nell’interesse della resistenza, del suo progetto e della popolazione di Gaza", ha aggiunto Nasrallah, secondo cui "il tempo mette pressione sul nemico".

Ore 15,23 - Nasrallah, per Israele e alleati il tempo sta scadendo
"Il tempo sta scadendo per l'entità sionista e per coloro che la sostengono". Lo ha detto Hassan Nasrallah, leader del gruppo libanese Hezbollah, durante il suo discorso alla nazione trasmesso in diretta tv in occasione della Giornata dei Martiri. Lo riporta l'emittente Al Manar. 

Ore 15,11 - Nasrallah, Israele senza limiti morali, crimini di guerra
"L'offensiva israeliana contro la popolazione di Gaza, inclusi i bambini, donne e anziani dimostra che non c'è più differenza tra quello che è lecito e ciò che illecito" e "che il nemico israeliano è capace di vendicarsi senza limiti morali, legali o umanitari". Lo ha detto il leader di Hezbollah Hasan Nasrallah nel suo secondo discorso pubblico, trasmesso in diretta tv, dall'inizio della guerra in Medio Oriente. 

Leggi qui la prima parte della diretta

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