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Sergej Lavrov, deviazione sulla Macedonia del Nord: un caso ad alta quota

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L'aereo che trasportava il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è stato costretto a fare una deviazione ad alta quota. Il motivo? Mentre si stava dirigendo in Macedonia del Nord, la Bulgaria ha deciso di non farlo entrare nel suo spazio aereo. Il motivo è da ricondurre al fatto che a bordo ci fosse una persona sottoposta alle sanzioni europee dopo l'inizio della guerra in Ucraina, ovvero la portavoce del ministero, Maria Zakharova. 

Il ministro russo doveva raggiungere Skopje per partecipare al vertice Osce. Dopo l'alt della Bulgaria, Lavrov è stato quindi costretto a raggiungere la capitale macedone sorvolando la Grecia. Cosa che ha causato un pesante ritardo: Lavrov è arrivato a Skopje in tarda serata, dopo un volo di 5 ore. "L'autorizzazione al sorvolo diplomatico è di natura temporanea e rientra nelle eccezioni al regime di sanzioni dell'Unione europea": questo quanto scritto in un comunicato diramato dal ministero degli Esteri di Sofia.

 

 

 

"La cattiva stupidità dei russofobi ha raggiunto un punto che, per la prima volta nella nostra storia, delle autorità hanno proibito il sorvolo non a un aereo ma a una persona sull'aereo", ha scritto la Zakharova sul proprio canale Telegram. Secondo la portavoce, le regole del traffico aereo stabilite dalla Convenzione di Chicago del 1944 non prevedono che lo spazio aereo sia considerato come "territorio" di un Paese. Di qui l'accusa alle autorità bulgare di aver creato "un pericoloso precedente": "Come hanno fatto a non pensare che simili misure possono essere applicate come risposta a migliaia di funzionari della Nato?". E ancora: "Chi ha dato il diritto ad autorità analfabete a Sofia di portare disonore sul popolo bulgaro?".

 

 

 

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