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Svizzera, coppia cinese accusata di spionaggio: comprò un hotel per controllare gli F-35

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Si parla addirittura di spionaggio. Il caso è del 2018, quando una famiglia cinese ha acquistato un hotel accanto alla pista di atterraggio militare di Meiringen, in Svizzera. Alla fine dell'estate di quest'anno, però, la coppia è stata portata via dalla polizia. Da quel momento la tesi sullo spionaggio è diventata sempre più insistente. A ricostruire la storia è il quotidiano svizzero Tages-Anzeiger citando fonti anonime degli ambienti di sicurezza elvetici. Stando al quotidiano - rilanciato da altri media svizzeri - la coppia cinese Wang e il presunto figlio sono sospettati di aver acquistato la locanda Rössli solo per spiare le operazioni di volo a Meiringen, che funge da base operativa per gli F-35 delle forze aeree svizzere.

Gli aerei da combattimento statunitensi sono stati testati lì nel 2019. La presunta famiglia - si legge ancora - ha ora lasciato il Paese e la locanda è di nuovo in vendita. Il figlio ha negato tutte le accuse. E, raggiunto telefonicamente da un giornalista del Tages-Anzeiger, ha bollato la questione come "fake news". Di più, secondo quanto da lui riferito la famiglia ha intenzione di tornare in Svizzera, proprio a Rössli.

Eppure l'esperto di geopolitica Ralph Weber dice di non essere sorpreso se si trattasse di un caso di spionaggio. "La Repubblica popolare cinese gestisce diversi servizi di intelligence civili e militari estremamente attivi in tutto il mondo", ha detto chiaro e tondo. E tra gli interessi principali c'è chiaramente tutto ciò che ha a che fare con gli Usa, loro principale avversario.

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