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Russia, Lavrov minaccia l'Armenia: "Vicini alla Nato? Perdità di sovranità"

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La mano di Vladimir Putin sul giardino di "casa Russia". Mosca, spiega il minitro degli Esteri Sergey Lavrov, si aspetta che l'Armenia sia consapevole del fatto che l'avvicinamento alla Nato comporta il rischio di una "perdita della sovranità", in particolare nel campo della difesa e della sicurezza nazionale.

"Spero che Erevan sia consapevole - queste le raggelanti parole del braccio destro del presidente pronunciate nel corso di un'intervista alla Tass - che l'approfondimento dell'interazione con l'Alleanza porta ad una perdita di sovranità nel campo della difesa e della sicurezza nazionale". "Ciò non può che preoccuparci - aggiunge Lavrov -. Abbiamo ripetutamente attirato l'attenzione dei nostri colleghi armeni sul fatto che il vero obiettivo della Nato è rafforzare le sue posizioni nella regione e creare condizioni per la manipolazione secondo lo schema del divide et impera".

Nel frattempo, la partita nel Caucaso tiene banco anche a livello europeo. L'ambasciatore azero Elchin Amirbekov, inviato speciale del presidente Ilham Aliyev, ha spiegato al quotidiano britannico The Guardian che l'Azerbaigian e l'Armenia non sono lontani dal concordare un accordo di pace. "In questa fase cruciale del processo di pace, quando le parti nel loro insieme non sono lontane dal concordare un accordo di pace, è necessario un atteggiamento sincero di Erevan per ottenere risultati concreti", ha osservato Amirbekov. "Dopo aver consegnato la scorsa settimana alla parte armena l'ultima versione del testo dell'accordo di pace, Baku ora aspetta da Erevan una risposta alle sue proposte".  

Sul punto si è espresso anche l'Iran, altra potenza regionale coinvolta da vicino nella guerra. "Riteniamo che la pace, la stabilità, la tranquillità e lo sviluppo nel Caucaso possano essere raggiunte attraverso la collaborazione tra i Paesi regionali e i vicini di questa regione", ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian su X dopo avere incontrato a Yerevan le principali autorità armene. "Durante il mio viaggio in Armenia, ho incontrato il primo ministro Nikol Pashinyan, il ministro degli Esteri Arsen Mikayelyan e il Segretario del Consiglio di sicurezza Grigoryan per colloqui riguardo agli ultimi sviluppi nel Caucaso, a modi per raggiungere una pace duratura nella regione, come anche rispetto alle relazioni bilaterali".

 

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