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Nord Corea, oltre 200 colpi vicino a due isole del Sud

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Tensioni alle stelle tra Corea del Nord e Corea del Sud. Oltre 200 colpi di artiglieria sono stati lanciati da Pyongyang nel mare davanti a due isole del Sud. E la reazione dell’artiglieria di Seul non si è fatta attendere. Intanto, alla popolazione delle isole di Yeonpyeong, Baengnyeong e Daecheong, quelle interessate dai colpi, è stato raccomandato dal comando di Seul di chiudersi nei rifugi. Una situazione critica che gli abitanti di Yeonpyeong conoscono già: nel 2010, infatti, i nordcoreani aprirono il fuoco senza preavviso con cannoni e lanciarazzi, provocando la morte di due civili e due militari e una ventina di feriti. 

Oggi per fortuna non sono stati segnalati danni né feriti, perché gli artiglieri nordisti hanno sparato, dalle 9 alle 11 del mattino, davanti alla costa dell’isola, al limite della cosiddetta Northern Limit Line, tracciata nel 1953 come spartiacque. Poche ore dopo, ecco la risposta sudcoreana, con un’esercitazione in cui sono stati usati proiettili veri. Quanto successo dimostra quanto sia potenzialmente pericolosa ed esplosiva la situazione tra le due Coree. 

In caso di attacco a sorpresa dell’artiglieria nordcoreana, i morti del Sud sarebbero migliaia e migliaia, come confermato da alcuni studi sul numero delle vittime civili nella grande area urbana di Seul, dove risiedono 25 milioni di persone: si tratterebbe di 2.811 morti alla prima scarica, 64mila il primo giorno. Se dovesse verificarsi uno scenario del genere, la reazione dovrebbe essere una sola, secondo il governo sudcoreano: "Mantenere la calma e raccogliersi rapidamente nei rifugi". Sono più di 17mila i rifugi in tutta la Sud Corea.

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