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Yemen, guerra nel Mar Rosso. Dem contro Biden: "Violata la Costituzione"

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Stati Uniti e Regno Unito hanno lanciato attacchi aerei sui ribelli Houthi dello Yemen. La Russia ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Segui qui la diretta.

Ore 18.02 - Trump si scaglia contro Biden
"Il corrotto Joe Biden è il peggiore presidente della storia degli Stati Uniti!": l'attacco al presidente americano arriva da Donald Trump, che con un post su Truth Social critica il suo successore alla Casa Bianca per i raid ordinati in Yemen: "Stiamo lanciando bombe in Medio Oriente, ancora una volta", ha scritto l'ex presidente. "Ora abbiamo guerre in Ucraina, Israele e Yemen, ma niente sulla frontiera meridionale, questo fa molto senso", ha poi ironizzato, con riferimento alla sua richiesta di misure drastiche per fermare il flusso dei migranti dal Messico. 

Ore 17.35 - Gb: incidente vicino allo Yemen, indagano le autorità
L'agenzia United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) ha segnalato un "incidente"' nel Mar Rosso vicino allo Yemen, e in particolare a 90 miglia nautiche a sud est della città di Aden. "Le autorità stanno indagando", si legge nella nota. "Si consiglia alle navi di procedere con cautela", prosegue l'agenzia, che invita a ''segnalare qualsiasi attività sospetta".

Ore 16.33 - "Der Spiegel", la Germania potrebbe inviare la fregata "Hessen"
La Germania potrebbe partecipare con la fregata "Hessen" alle operazioni internazionali per la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso dove gli Houthi, i ribelli sciiti dello Yemen appoggiati dall'Iran, attaccano le unita' mercantili. È quanto riferisce il settimanale "Der Spiegel" che, come le altre tre fregate di classe F-124 in servizio nella marina tedesca, la "Hessen" è equipaggiata per la difesa aerea con missili dalla portata di oltre 160 chilometri. 

Ore 15.38 - Sinistra Usa contro Biden: non ha chiesto l'autorizzazione
La sinistra dem critica Joe Biden per aver condotto i raid contro le forze degli Houthi in Yemen senza aver chiesto l'autorizzazione del Congresso. "È un'inaccettabile violazione della Costituzione", ha scritto sui social Pramila Jayapal, presidente del Progressive Caucus che riunisce deputate come Rashida Tlaib, di origine palestinese, Cori Bush che criticano "la guerra senza fine" e sono critiche del sostegno incondizionato dell'amministrazione Biden ad Israele. La Casa Bianca ha difeso l'operazione condotta "in accordo con il diritto individuale e collettivo dell'autodifesa, in accordo con la Carta dell'Onu".

Ore 15.00 - Jihad islamica: l'attacco in Yemen è terrorismo
"Mentre apprezziamo molto la posizione dello Yemen e del suo eroico popolo che sta al fianco del nostro popolo palestinese nella battaglia contro l’alluvione di Al-Aqsa, affermiamo che la brutale aggressione contro lo Yemen è un atto di terrorismo non calcolato, portato avanti sotto l’influenza dell’occupazione sionista e della sua leadership nazista estremista che non farà altro che aumentare le tensioni nella regione". Lo ha affermato la Jihad Islamica spiegando che gli attacchi "confermano che è l’amministrazione americana a condurre la guerra genocida contro il popolo palestinese a Gaza".

Ore 13.56 - L'Ue punta a inviare 3 navi nel Mar Rosso contro Houthi
Il Servizio di Azione Esterna dell'Unione Europea (EEAS) ha presentato, a quanto si apprende, la sua proposta di missione blustellata nel Mar Rosso a difesa del commercio internazionale ai 27 Paesi membri dell'Ue, in cui si propone il dislocamento di "almeno tre cacciatorpediniere o fregate antiaeree con capacità multi-missione" per almeno "un anno". La proposta, presentata prima degli attacchi di Usa e Regno Unito in Yemen, nota che "le dimensioni esatte e la composizione dell'operazione saranno soggette a ulteriori pianificazioni operative" - il dubbio è che la missione Ue, per come è stata concepita, sia nata 'vecchia'.

Ore 13.35 - Gb, attacchi legali e proporzionati
"L'intervento militare per colpire obiettivi accuratamente identificati al fine di declassare efficacemente le capacità degli Houthi e scoraggiare ulteriori attacchi è stato adottato legalmente. Era necessario e proporzionato rispondere agli attacchi degli Houthi e questo era l’unico mezzo fattibile a disposizione per far fronte a tali attacchi". È quanto si legge in una nota del governo britannico sugli attacchi condotti in Yemen. 

Ore 13.12 - Fonti Palazzo Chigi, all'Italia non chiesto di partecipare al raid in Yemen
Del raid contro postazioni Houthi in Yemen l'Italia "è stata avvertita dagli alleati con diverse ore di anticipo, ma non è stato chiesto di prendere parte all'operazione militare". Lo precisano fonti di Palazzo Chigi. All'Italia era stato chiesto di sottoscrivere la dichiarazione congiunta con Stati Uniti, Regno Unito e altri Paesi alleati, che il Governo non ha firmato. Roma, rimarcano le stesse fonti, continua a lavorare per tenere bassa la tensione nel Mar Rosso ed è impegnata nella coalizione europea per garantire la libera circolazione delle navi.

Ore 12.24 - Oman: preoccupazione per sviluppi nello Yemen
Il ministero degli Esteri dell'Oman ha messo in guardia dal rischio espansione del conflitto nella regione a seguito del raid statunitense-britannico condotto contro obiettivi Houthi in diverse città dello Yemen. "Denunciamo il ricorso all'azione militare da parte degli alleati mentre Israele persiste nella sua guerra brutale senza che sia chiamato a risponderne", si legge in una nota in cui si aggiunge che il Paese segue con "grande preoccupazione" gli sviluppi dei raid.

Ore 12.00 - Tajani, Italia informata da Usa su attacco Yemen
"Noi siamo impegnati per garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso, partecipiamo alla missione europea Atlanta e chiederemo anche che questa missione possa avere competenze più larghe oppure dar vita addirittura ad una nuova missione europea per garantire la libera circolazione delle merci". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani conversando coi cronisti a Rimini. "Abbiamo sottoscritto un documento a favore di questa libertà con gli Stati Uniti e abbiamo apprezzato la decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e se mi chiedete perché l'Italia non ha partecipato all'attacco di questa notte, noi siamo stati informati dagli Stati Uniti con parecchie ore di anticipo, ma noi non possiamo, perché la Costituzione non lo permette, agire in azione di guerra senza un dibattito e un voto del Parlamento. Quindi è giusto difendere la libertà di navigazione", ha aggiunto.

Ore 11.45 - Mosca, attacchi Usa-Gb a Yemen irresponsabili
"La cosiddetta 'coalizione internazionale' guidata da Stati Uniti e Regno Unito ha colpito numerosi obiettivi nello Yemen. Condanniamo fermamente queste azioni irresponsabili. Un'escalation militare nella regione del Mar Rosso potrebbe provocare una destabilizzazione della situazione in tutto il Medio Oriente". Lo scrive in un post la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. In mattinata era arrivata anche la condanna del Crmelino per bocca del portavoce della presidenza russa, Dmitry Pskov che aveva condannato gli attacchi definendoli "illegittimi".

Ore 10.51 - Gli Houthi, "5 morti e 6 feriti in 73 raid" 
Il bilancio dei raid condotti nella notte dalle forze degli Stati Uniti e della Gran Bretagna contro i ribelli Houthi sale ad almeno cinque morti e sei feriti. Lo ha detto oggi Yahya Sare'e, portavoce militare del movimento sciita yemenita Ansar Allah, che controlla Sana'a con il sostegno dell'Iran. Si parla in tutto di 73 bombardamenti aerei compiuti nella notte. "L'aggressione non ci dissuaderà dalla nostra posizione di sostegno al popolo palestinese", ha aggiunto Sare'e. Inoltre l'agenzia di stampa "Saba" ha annunciato che il leader del gruppo al Sayeed Abdul Malik Badr al Din al Houthi, dovrebbe pronunciare un discorso alle 14:00 ora italiana. 

Ore 10.46 - Iraq, "Occidente stolto ad ampliare il conflitto" 
L'Occidente sta "agendo in modo stolto" ampliando la portata del conflitto in Medio Oriente. Lo ha sottolineato un consigliere politico del primo ministro iracheno, Fadi al-Shammari, che ha avuto parole di condanna per gli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito contro lo Yemen. "Mentre l'Occidente dovrebbe lavorare per rettificare la sua vergogna con storie di diritti umani e animali calpestati dalla posizione di Israele contro la Palestina, i bambini, le donne e la popolazione civile della Striscia di Gaza, sta compiendo un altro atto sciocco allargando il cerchio del conflitto e aumentando le tensioni nella regione, mentre altri invitano alla moderazione, alla riduzione delle tensioni piuttosto che all'escalation", ha dichiarato al Shammari su X. Nella notte, le forze armate statunitensi e britanniche hanno effettuato 23 attacchi aerei su obiettivi in quattro province in diverse parti dello Yemen, tra cui la capitale San'a, al Hudaydah, Taizz e Sadah, hanno riferito fonti governative locali. Più tardi, l'US Air Forces Central ha dichiarato che gli attacchi statunitensi contro gli Houthi in Yemen hanno colpito più di 60 obiettivi in 16 diverse località. 

Ore 10.34 - Giordania, "verso una guerra regionale per colpa di Israele" 
Israele rischia di trascinare il Medio Oriente in una guerra regionale. Lo ha indicato il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, dopo che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno colpito nella notte obiettivi Houthi nello Yemen in risposta agli attacchi lanciati dal gruppo sostenuto dall'Iran contro le navi in transito nel Mar Rosso. Secondo Safadi, Israele sta guidando il Medio Oriente nella "fornace di una guerra regionale" che minaccia la sicurezza e la stabilità dell'area. Il capo della diplomazia di Amman, citato dal Times of Israel, ha chiesto alla comunità internazionale di "assumersi le proprie responsabilità e fermare l'aggressione e l'arroganza israeliana", sostenendo che in caso contrario "permetterà al primo ministro israeliano (Netanyahu, ndr) e ai ministri dell'estremismo, dell'odio e del razzismo nel suo governo" di trascinare la regione in una guerra su larga scala. 

Ore 9.28 - Cina preoccupata, garantire stabilità nel Mar Rosso
La Cina ha espresso preoccupazione per l'escalation delle tensioni nel Mar Rosso, in seguito agli attacchi aerei condotti da Stati Uniti e Gran Bretagna nello Yemen. La portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha sottolineato l'importanza del Mar Rosso come rotta commerciale internazionale cruciale per le merci e l'energia. "La Cina esorta tutte le parti coinvolte a mantenere la calma e a dare prova di moderazione per evitare ulteriori conflitti", ha dichiarato durante il briefing quotidiano del ministero. Mao ha anche sottolineato la necessita' che tutte le parti svolgano un ruolo costruttivo e responsabile nel preservare la sicurezza e la stabilità regionale nel Mar Rosso. "La stabilita' nel Mar Rosso è nell'interesse comune della comunità internazionale", ha sottolineato. "Siamo pronti a lavorare con tutte le parti per mantenere la comunicazione, promuovere il raffreddamento della situazione e salvaguardare insieme la sicurezza delle vie d'acqua internazionali", ha concluso. 

Ore 9.02 - Parigi, "la responsabilità è degli Houthi" 
I ribelli houthi dello Yemen hanno una "responsabilita' estremamente pesante rispetto all'escalation regionale" in corso nella zona del Mar Rosso, dove sono state attaccate delle navi. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri francese. Parigi, che ha inviato una nave militare nella zona, "esige che gli houthi mettano fine immediatamente" ai loro attacchi e ricorda che gli Stati hanno il "diritto" di reagire. 

Ore 8.22 - Mosca: Raid Usa-Gb su Yemen distorsione risoluzioni Onu  
Gli attacchi degli Stati uniti contro lo Yemen sono un altro esempio di distorsione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu e del completo disprezzo del diritto internazionale in nome dell'escalation nella regione, ha denunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova dopo i raid di Stati Uniti e Regno Unito contro posizioni dei ribelli Houthi. Lo scrive Ria novosti. "Gli attacchi aerei statunitensi sullo Yemen sono un altro esempio della distorsione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu da parte degli anglosassoni e del completo disprezzo del diritto internazionale in nome dell'escalation della situazione nella regione per i propri scopi distruttivi", ha scritto Zakharova su Telegram. 

Ore 7.34 - Hezbollah: "Usa partner dei massacri israeliani"
Hezbollah condanna "la grave aggressione anglo-americana contro la sovranità dello Yemen e contro il suo popolo": "L'aggressione americana conferma ancora una volta che l'America è il partner a pieno titolo nelle tragedie e nei massacri commessi dal nemico sionista a Gaza e nella regione e sta lavorando per sostenerlo e fornirgli i mezzi per alimentare la sua macchina di morte e di distruzione contro tutti coloro che stanno al fianco del popolo palestinese oppresso in tutta la regione". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa libanese 'Nna', è l'Hezbollah commentando i raid aerei degli Stati Uniti e del Regno Unito contro gli Houthi in Yemen.

Ore 7.00 - Iran, attacchi Usa e Gb violano sovranità dello Yemen 
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, afferma che l'Iran "condanna fermamente" gli attacchi aerei statunitensi e britannici nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi, riferisce Nournews citata dal Times of Israel. "La consideriamo una chiara violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dello Yemen, nonché una violazione delle leggi, dei regolamenti e dei diritti internazionali", aggiunge Kanaani.

Ore 6.28 - La Russia chiede la riunione del Consiglio di sicurezza Onu 
La Russia avrebbe chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu dopo il raid Usa-Gb in Yemen contro basi dei ribelli Houthi. Ll afferma al Jazeera citando finti diplomatica. Il Cremlino, in particolare, avrebbe mandato un messaggio ai membri del Consiglio di sicurezza, affermando che l'attacco in Yemen sarebbe una violazione dei principi della carta della Nazioni unite.  

Ore 5.42 - Rappresaglia Houthi, attacchi contro forze Usa e britanniche 
Gli Houthi hanno sferrato attacchi di rappresaglia contro navi da guerra statunitensi e britanniche nel Mar Rosso, dopo i raid sferrati da queste ultime contro obiettivi delle milizie filoiraniane sul territorio dello Yemen. Lo ha annunciato tramite un comunicato un alto funzionario del gruppo, Abdul Salam Jahaf. Il viceministro degli Esteri degli Houthi, Hussein el Ezzi, ha avvertito che Usa e Regno Unito subiranno "gravi ripercussioni" a seguito del loro "sfacciato atto di aggressione": "Il nostro Paese è stato bersaglio di una vasta aggressione da parte di navi, sottomarini e aerei da guerra statunitensi e britannici, e Stati Uniti e Regno Unito devono indubbiamente prepararsi a pagare un prezzo pesante e subire tutte le conseguenze dirette di questo sfacciato atto di aggressione", ha dichiarato el Ezzi. 

Ore 2.52 - Usa, "pronti a continuare a difendere il commercio marittimo" 
Le forze statunitensi sono "pronte a continuare a difendersi" da eventuali attacchi delle milizie yemenite filoiraniane Houthi, e "a proseguire anche nella difesa del commercio globale nel Mar Rosso". Lo ha detto un funzionario dell'amministrazione Biden, durante un briefing virtuale con un gruppo ristretto di giornalisti, poche ore dopo che le Forze armate di Usa e Regno Unito hanno colpito con aerei da combattimento e missili diverse postazioni militari degli Houthi in Yemen. "Questa operazione ha un obiettivo ben preciso ed è quello di distruggere le capacità militari che consentono ai ribelli di condurre i loro attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso: abbiamo utilizzato munizioni di precisione per distruggere gli obiettivi e minimizzare i danni collaterali", ha detto. 

Ore 2.16 - Sunak: "Attacchi necessari e proporzionati" 
Gli attacchi contro obiettivi Houthi in Yemen sono "necessari e proporzionati". Ad affermarlo è il primo ministro britannico Rishi Sunak.

Ore 1.49 - Biden, colpiti con successo numerosi obiettivi Houthi 
Secondo il presidente Biden, Stati Uniti e Regno Unito hanno colpito "con successo" numerosi obiettivi Houthi in Yemen: gli attacchi hanno avuto il "supporto" di Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi. Biden ha assicurato che "non esiterà" se saranno necessarie ulteriori azioni.

Ore 1.37 - Houthi, "attacchi a navi per anni se gli Usa attaccano lo Yemen" 
Muhammad Al-Farah, un alto rappresentante del movimento yemenita Houthi, ha dichiarato che gli attacchi alle navi commerciali e militari nel Mar Rosso potrebbero andare avanti per anni se l'"America attaccasse lo Yemen stanotte", anche se "fermasse le aggressioni contro Gaza". Lo riporta il Wall Street Journal. 

Ore 1.22 - Colpite sei province dello Yemen 
Usa e Regno Unito hanno lanciato attacchi aerei contro almeno sei province dello Yemen controllate dai ribelli Houthi, inclusa la capitale Sana'a. Gli attentati hanno colpito diverse posizioni a Sana'a: secondo altri testimoni tra le province coinvolte ci sono quelle di Al Hudeidah Saada, Dhamar, Taiz e Hajjah, tutte nello Yemen occidentale. 

Ore 1.16 - Attacchi aerei Gb e Usa contro Houthi in Yemen 
Stati Uniti e Regno Unito hanno lanciato attacchi aerei sui ribelli Houthi dello Yemen. L'offensiva è la risposta agli assalti del gruppo sostenuto dall'Iran alle navi nel Mar Rosso. Gli attacchi, che seguono una serie di avvertimenti lanciati dagli alleati occidentali, hanno coinvolto aerei da combattimento e missili Tomahawk, sempre secondo i media statunitensi. 

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