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Hamas, teste delle vittime conservate in frigo: "Le volete? Pagate"

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Altro orrore firmato Hamas. A raccontare quanto fatto dai miliziani è David Tahar in un’intervista al Canale 14. Suo figlio Adir è stato decapitato e la testa portata dentro Gaza dai paramilitari. Poi la scoperta: due mesi e mezzo dopo è stata ritrovata dalle truppe che operano dentro la Striscia. La sua testa era chiusa in una borsa piena di palline da tennis e tenuta in un frigorifero. Addirittura, avrebbe rivelato uno dei jihadisti catturati, il tentativo era quello di venderla per 10 mila dollari.

E non sarebbe neppure la prima volta. Secondo il documentarista Oren Rosenfeld, sarebbero stati individuati altri 17 casi in cui i terroristi hanno guadagnato sui "trofei" della strage del 7 ottobre. "Gli ufficiali mi avevano detto di non farlo - riferisce Tahar in merito alla sua richiesta di vedere il corpo del figlio -. Quando sono rimasto solo ho deciso di guardarlo, era totalmente irriconoscibile, non solo sopra".

 

 

Da qui la decisione di raccogliere informazioni sui canali Telegram di Hamas per poter arrivare a seppellire il ragazzo di soli 19 anni, "con quella parte essenziale di lui", la testa appunto. Il teschio è stato riconosciuto solo attraverso l’analisi del Dna e dei denti. Intanto un altro video, diffuso dalla Cnn e ripreso da una telecamera di sicurezza del kibbutz Nir Oz, mostra un'altra scena sconvolgente. In uno dei villaggi più devastati dagli assalti, si vede un'auto con le porte spalancate e fermata dai colpi di kalashnikov. Sull'erba i corpi di chi ha cercato di scappare, poi il terrorista si avvicina con un coltello in mano, si inginocchia e inizia a incidere per staccare le teste

 

 

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