Spari sulla folla in attesa di aiuti umanitari a Gaza. Almeno 20 palestinesi sarebbero rimasti uccisi e altri 150 feriti dopo che i carri armati delle forze israeliane hanno sparato sulle persone lì riunite. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni ad Al Jazeera Arabic, l'attacco è avvenuto nel nord della Striscia, già devastato dalla guerra, più precisamente in piazza Kuwait, a est del quartiere di Zeitoun. "La situazione è molto critica", ha fatto sapere l'emittente del Qatar. Il portavoce della protezione civile, Mahmoud Basal, ha detto invece che le squadre di soccorso non sono state in grado di raggiungere il posto colpito, perché bloccate dalle forze israeliane. A denunciare l'attacco il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas. "L'occupazione israeliana ha commesso un nuovo massacro contro migliaia di bocche affamate che aspettavano aiuti", ha dichiarato Ashraf al-Qudra su Telegram, come riportato da Al Jazeera.
L'esercito israeliano, nel frattempo, ha detto che sta esaminando le accuse secondo cui le sue forze avrebbero aperto il fuoco sulla folla di palestinesi in coda per chiedere aiuti nel nord di Gaza. Lo riporta il Guardian riprendendo Al Jazeera.
Intanto, sono arrivati in Egitto, attraverso il valico di Rafah, oltre 100 feriti e malati palestinesi. Altri invece sarebbero attesi in giornata, secondo quanto comunicato dalla Mezzaluna Rossa egiziana. Gli ospedali egiziani hanno accolto 51 palestinesi feriti, i loro accompagnatori e pazienti oncologici, e per oggi ne sono attesi altri 36.