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Re Carlo e il tumore, "date le circostanze": le parole inquietanti di Camilla

Roberto Tortora
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Il Regno Unito è ancora sotto shock, a un anno e mezzo dalla scomparsa della Regina Elisabetta II, per l’ultima nota di Buckingham Palace che annuncia pubblicamente il cancro di Re Carlo III, scoperto proprio durante l’intervento alla prostata alla London Clinic. “I test diagnostici – si legge nella nota - hanno identificato una forma tumorale. Re Carlo III ha deciso di rendere nota la diagnosi di cancro per evitare speculazioni e nella speranza che possa aiutare a comprendere la condizione di tutti coloro che nel mondo sono affetti da cancro". 

A questo punto, date le circostanze che vedono il Re in non perfette condizioni fisiche, occorre che subentri suo figlio, il primogenito William, erede al trono. Si va verso una “reggenza soft” con la quale non solo il principe di Galles, ma anche altri componenti della famiglia assumeranno alcune funzioni normalmente deputate a Re Carlo III. L’ipotesi che possa addirittura abdicare non è scartata del tutto, anche se improbabile, perché la reggenza formale del regno si configura, di solito, quando il sovrano diventa formalmente incapace di svolgere i doveri reali, a causa di infermità fisiche o mentali. Solo in questo caso l’erede diventa una specie di “re ad interim”. Dal canto suo, la regina Camilla si è limitata a dire: “Carlo sta molto bene, date le circostanze. Siamo molto colpiti da tutte le lettere e i messaggi che abbiamo ricevuto”.

 

 

 

A William toccherà avere udienze con gli ambasciatori, nominare i giudici e altri compiti simili, mentre Re Carlo continuerà ad avere incontri settimanali con il primo ministro Rishi Sunak, terrà le riunioni mensili del Consiglio Privato e sarà parte attiva nella promulgazione delle leggi. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, non sarà necessario ricorrere dunque al Regency Act e delegare formalmente i Consiglieri di Stato, di solito i familiari più stretti del Re.

 

 

 

Non è un protocollo che coglie alla sprovvista Buckingham Palace, visto che negli ultimi anni della Regina Elisabetta II già Carlo aveva iniziato gradualmente a sostituirla e, addirittura, aveva accesso alla famosa “valigetta rossa”, che contiene i documenti riservati al sovrano. Questa valigetta non verrà ancora passata di mano nei confronti di William, lo riferisce una nota di palazzo. Per il principe di Galles, in ogni caso, queste saranno le prove generali del suo futuro da sovrano del Regno Unito.

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