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Polonia, "missili russi e caccia in volo": guerra, ore drammatiche

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Un massiccio attacco russo con droni e missili ha preso di mira la notte scorsa diverse centrali elettriche nell'Ucraina centro-orientale. Lo ha fatto sapere il ministro ucraino dell'Energia, mentre Varsavia ha riferito di una sorveglianza rafforzata dello spazio aereo polacco.

Un'allerta aerea è stata emessa nella notte in tutta l'Ucraina. Nel mirino c'erano soprattutto i siti di produzione energetica nelle regioni di Dnipropetrovsk, Poltava e Cherkasy, ha dichiarato il ministro German Galushchenko. In un comunicato, il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak, ha dichiarato che "questa notte le forze di difesa aerea hanno abbattuto dieci droni sulla regione, nei distretti di Pavlograd, Kryvyi Rig, Dnipro, Kamiansky. Quattro missili sono stati distrutti sopra Dnipro. Diversi impianti energetici sono stati danneggiati. In uno di essi un uomo è rimasto ferito".

A Kamianske è stata colpita una cooperativa agricola e cinque persone sono rimaste ferite: un bambino di 5 anni e due donne di 19 e 47 anni, che non hanno avuto bisogno di ricovero in ospedale, e due uomini di 36 e 47 anni, che versano in gravi condizioni. Intanto, le forze armate polacche hanno affermato che gli aerei militari del loro paese sono decollati per monitorare lo spazio aereo polacco a causa dei missili russi nell'Ucraina occidentale. "La scorsa notte è stata osservata un'intensa attività aerea a lungo raggio da parte della Federazione Russa, collegata ad attacchi missilistici contro obiettivi in territorio ucraino", ha dichiarato in una nota il comando dell'esercito polacco. "Sono state adottate tutte le procedure necessarie per la protezione dello spazio aereo polacco" e le forze polacche "stanno monitorando costantemente la situazione".

In questo scenario di allerta generale, sono indicative anche le parole del premier polacco Donald Tusk, in una intervista a Repubblica: "Non voglio spaventare nessuno, ma la guerra non è più un concetto del passato. E' reale, è già iniziata più di due anni fa. La cosa più preoccupante è che ogni scenario è possibile. E' la prima volta dal 1945 che ci troviamo in una situazione del genere. So che sembra devastante, soprattutto per i più giovani, ma dobbiamo abituarci mentalmente all'arrivo di una nuova era. E' l'era prebellica. Non sto esagerando. Sta diventando ogni giorno più evidente".

Riguardo a un'eventuale sconfitta dell'Ucraina nel conflitto con Mosca, Tusk è lapidario: "Abbandoniamo i 'se'. Il nostro obiettivo principale deve essere quello di proteggere l'Ucraina dall'invasione russa e di tutelare la sua indipendenza e integrità. Il destino dell'Ucraina è soprattutto nelle nostre mani. Non mi riferisco alla sola Polonia o all'Ue, ma all'intero Occidente". 

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