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Russia, con Nato e Stati Uniti "lo scontro ormai è diretto"

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Le relazioni tra Russia e Nato "sono scivolate al livello di un confronto diretto". A dirlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui l'Alleanza "è già coinvolta nel conflitto intorno all'Ucraina" e "continua il suo movimento e l'espansione delle sue infrastrutture militari verso i nostri confini".

Parole che arrivano mentre la Nato celebra i suoi 75 anni nel Quartier generale di Bruxelles alla presenza dei ministri degli Esteri alleati, dei partner dell'Indo-Pacifico e dell'Ucraina. Ripercorre la storia dell'Alleanza il Segretario generale Jens Stoltenberg: dai 12 paesi fondatori gli alleati sono arrivati a 32, poi la Guerra Fredda, i Balcani, e l'attivazione dell'articolo 5 dopo l'11 settembre, fino all'annessione illegale della Crimea da parte della Russia nel 2014 "che ha rappresentato un altro punto di svolta".

 

 

 

"Da allora, abbiamo intrapreso il più grande rafforzamento della difesa collettiva da generazioni. Oggi la Nato è più forte e più unita che mai", sottolinea. Una sferzata va anche alle affermazioni di Donald Trump che mise in dubbio il contributo all'organizzazione e il sostegno agli alleati europei. "L'Europa ha bisogno dell'America per la sua sicurezza. Allo stesso tempo, anche il Nord America ha bisogno dell'Europa - afferma -. Non credo solo nell'America. Così come non credo solo nell'Europa. Credo nell'America e nell'Europa insieme nella Nato, perché insieme siamo più forti e più sicuri".

Ora c'è un conflitto da gestire e una situazione sul campo che Stoltenberg definisce "seria" e difficile". C'è urgente bisogno di difese aeree. Questo è stato il massaggio del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, trasmetto al Consiglio Nato-Ucraina. "Non voglio rovinare la festa, ma ovviamente il messaggio principale di oggi sarà quello di fornire i Patriot - rimarca - perché è l'unico sistema in grado di intercettare i missili balistici e gli alleati ne hanno moltissimi".

 

 

 

L'Italia non ha Patriot - ha mandato assieme alla Francia il sistema Samp/T - ma continuiamo a sostenere in tutti i modi possibili l'Ucraina, ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando l'appuntamento della ministeriale G7 a Capri di metà mese dove saranno presenti sia Kuleba che Stoltenberg. Il titolare della Farnesina si è anche soffermato sui rapporti con la Russia. Spera "che la pace possa arrivare il prima possibile per riprendere un rapporto positivo" ma "in questo momento il dialogo è praticamente impossibile - dice -. Fermo restando che la Russia in futuro sarà un interlocutore, è un grande paese ma ora noi condanniamo fermamente ciò che sta facendo". 

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