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Israele, la minaccia di Hezbollah: "Inevitabile la risposta dell'Iran all'attacco, è la svolta dal 7 ottobre"

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Che le minacce dei terroristi islamici siano prese molto sul serio da Tel Aviv lo dimostra, tra le altre cose, la chiusura per precauzione di 30 ambasciate israeliane nel mondo. Ma oggi il livello di tensione si è alzato ulteriormente per via delle dichiarazioni del leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, fatte nel corso di in un discorso televisivo tenuto in occasione della Giornata internazionale di Gerusalemme, che si celebra ogni anno l'ultimo venerdì del mese di Ramadan. "La regione è entrata in una nuova fase", ha detto Nasrallah aggiungendo che "l'Iran risponderà senza dubbio all'attacco israeliano contro il consolato iraniano a Damasco". "Solo Khamenei può decidere come, quando e dove ci sarà la risposta dell'Iran a Israele ma ci sarà", ha minacciato Nasrallah, "è inevitabile", "l'attacco al consolato (iraniano di Damasco) costituisce una svolta nella guerra in corso e la regione è entrata in una nuova fase".

Secondo il leader del partito filo-iraniano, l'attacco al consolato segna una svolta nella guerra in corso da quasi sei mesi nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas. Hezbollah "non ha paura della guerra ed è pienamente preparato a qualsiasi guerra" contro Israele, ha avvertito Nasrallah che ritiene la devastazione di Gaza "la guerra di coloro che hanno perso la ragione, una guerra di macellai e criminali". E spiega: "Dopo sei mesi, Israele non è riuscito a sconfiggere la Resistenza islamica e Hamas, e non è riuscito a riportare indietro gli ostaggi né sul campo né tramite negoziati". "Anche se Israele portasse avanti la sua operazione militare a Rafah, la resistenza nella Striscia di Gaza non finirà", ha aggiunto Nasrallah sottolineando che "quando il conflitto finirà, Israele dovrà affrontare indagini importanti, ed è da questo che Netanyahu sta fuggendo".

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