Gaza, doccia gelata dopo i colloqui al Cairo. Hamas e Israele smentiscono: "Nessun accordo"
Nessuna speranza di un progresso nei negoziati tra Israele e Hamas al Cairo: la prospettiva era stata ventilata da una fonte dell’intelligence egiziana, informata sui colloqui, ma tanto Israele che i palestinesi hanno smentito. La delegazione di negoziatori del movimento islamista palestinese Hamas ha lasciato la capitale dell’Egitto e secondo quanto dichiarato da una fonte di alto rango di Hamas ad Al Jazeera, non è stato fatto alcun passo avanti nei colloqui.
Secondo la stessa fonte, la delegazione israeliana non ha risposto alle richieste di Hamas, che includono: un cessate il fuoco permanente a Gaza, il ritorno dei palestinesi alle proprie case nel nord della Striscia e il ritiro completo delle forze israeliane. Sono in discussione anche uno scambio di ostaggi e prigionieri tra le parti, e la consegna di aiuti alimentari a Gaza.
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Da parte sua, un funzionario israeliano di alto rango ha dichiarato al sito d’informazione Ynet: "Non vediamo ancora un accordo all’orizzonte", "la distanza (tra Israele e Hamas) è ancora grande e non è accaduto nulla di eclatante finora" nei negoziati.
Nel frattempo, proseguono le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver colpito tre lanciarazzi di Hamas che erano posizionati vicino a "rifugi umanitari" a Khan Yunis, nel sud di Gaza, e che erano stati utilizzati per attacchi contro Israele.
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L'Idf ha inoltre precisato di essersi assicurato che i civili fossero evacuati dall’area prima di effettuare gli attacchi. "Questo è un altro esempio dello sfruttamento, da parte di Hamas, di aree e strutture umanitarie per le sue attività terroristiche e dell’uso della popolazione civile come scudo umano", hanno aggiunto le Idf in una nota, spiegando di aver colpito ieri anche un altro lanciarazzi a Khan Yunis, dopo che era stato utilizzato per colpire aree nel sud di Israele.