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Israele, l'attacco partito solo dall'Iran? No, ecco i 4 Stati complici di Teheran

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L'Iran lo aveva annunciato: "Vendicheremo l'attacco di Damasco da parte di Israele contro i Guardiani della Rivoluzione". E dopo 48 ore di ansia e di attesa con le veline dei servizi Usa che annunciavano imminenti attacchi da Teheran ecco che alle 22.00 ora Italiana del 13 aprile, le voci e le indiscrezioni si sono trasformate in una terribile realtà.

Lo Stato ebraico è stato attaccato con il lancio di decine di droni da parte di Teheran. Ma in questo contesto va sottolineato un aspetto che solo in apparenza può apparire come secondario. L'attacco non è stato sferrato solo dall'Iran. Teheran ha lanciato la sua offensiva sfruttando postazioni di Yemen, Iraq, Libano e Siria. Inoltre ha chiesto e ottenuto la chiusura dello spazio aereo di questo quattro Paesi per evitare la risposta di Israele. L'Iran ha anche intimato che una eventuale riapertura dello spazio aereo avrebbe messo a rischio gli stessi Paesi "amici" di Teheran.

 

 

Insomma la manovra dell'Iran ha anche dei complici. Il premier israeliano, Benajamin Natanyahu ha fatto sapere che Israele risponderà e che il Paese e il suo esercito sono forti e sono pronti a qualunque scenario. Intanto sono decollati caccia Usa e francesi per dare una risposta immediata al regime degli ayatollah. Una mossa per il momento solo dimostrativa che però conserva un messaggio chiaro: l'Occidente non resterà a guardare.

 

 

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