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Joe Biden sotto accusa: "Così ha finanziato l'Iran"

Carlo Nicolato
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Sull’Iran la linea l’aveva dettata Donald Trump in tempi non sospetti, quell’«arrendevolezza e debolezza» in politica estera che hanno reso possibile anche l’attacco di Hamas del 7 ottobre, sono le accuse principali che il tycoon aveva lanciato contro il presidente Biden. «Tutto ciò che tocca si trasforma in mer..», ha rincarato ieri mentre Teheran lanciava i suoi missili contro Israele, sottolineando tra le altre cose un altro concetto sempre rivendicato, quello che lui alla Casa Bianca ha combattuto per Israele «come nessun altro presidente aveva mai fatto in precedenza. L’attacco dell’Iran contro Israele è un segno della debolezza degli Stati Uniti guidati da Biden».

Nessuno può negare che durante il mandato di Donald Gerusalemme sia stata riconosciuta come capitale di Israele e l’ambasciata degli Stati Uniti fosse stata spostata da Tel Aviv. Nel 2020 erano stati anche firmati gli storici Accordi di Abramo che hanno normalizzato le relazioni tra Israele da una parte e Emirati Arabi Uniti e Bahrain dall’altra. Ma il punto è in realtà un altro e lo hanno ricordato ieri commentatori e deputati repubblicani. Nel 2018 l’Amministrazione Trump aveva reimposto le sanzioni a Teheran che Obama aveva con leggerezza tolto annunciando che gli ayatollah non avevano la bomba e non l’avrebbero mai fatta, almeno nel prossimo futuro. Ciò aveva di fatto disinnescato l’Iran che ad esempio non era stato in grado di organizzare una risposta efficace dopo il raid americano che aveva tolto di mezzo il generale Soleimani.

 

 

 

Anzi, la risposta iraniana, con quel missile che per sbaglio colpì un aereo di linea della Ukrainian Airlines con a bordo 160 persone, fu una figuraccia internazionale senza precedenti. Poi però con l’arrivo di Biden Teheran ha potuto ricominciare a vendere il suo petrolio, e come ha sottolineato Kevin McCullough di Fox News, è potuto tornare ad occuparsi del suo arsenale nucleare e soprattutto a riarmarsi. Insomma, secondo i Repubblicani con la sua politica di appeasement Biden ha di fatto finanziato l’attacco iraniano contro Israele. «Joe Biden ha dato all'Iran i soldi che gli hanno permesso di coordinare e lanciare il massacro del 7 ottobre. Joe Biden continua a ripetere a pappagallo le sciocchezze iraniane sulla necessità di un cessate il fuoco. Joe Biden è rimasto sorpreso dall’iniziativa di Israele di eliminare le menti del terrorismo iraniano. E Joe Biden ha fatto in modo che l'Iran potesse vendere il petrolio e ricevere il denaro che ha stanziato per loro che è stato utilizzato per lanciare l'attacco senza precedenti contro Israele la scorsa notte», ha sottolineato lapidario McCullough, il cui pensiero non è certo rimasto isolato.

 

 

 

Il senatore John Barrasso della Commissione per le relazioni estere del Senato ha affermato che l’incapacità del presidente Dem di schierarsi fermamente con Israele sta facendo il gioco dell’Iran e della sua rete di terroristi. Il senatore Bill Hagerty, membro della stessa Commissione, ha scritto su X che «l’attacco diretto e senza precedenti dell'Iran contro Israele dimostra che le politiche mediorientali di Biden non sono riuscite a raggiungere la deterrenza e hanno invece permesso e incoraggiato l’Iran». «Dobbiamo tornare alle politiche dell'amministrazione Trump che hanno portato la pace in Medio Oriente», ha detto Hagerty. Anche la senatrice Marsah Blackburn, ha scritto che «sotto la presidenza Trump l’Iran era al verde», mentre «il presidente Biden ha regalato loro miliardi di dollari e poi ingenuamente ha detto “non fatelo”». Ma «il “non” non è una politica estera», ha aggiunto, «le politiche di Joe Biden hanno finanziato l’attacco dell’Iran contro Israele». 

 

 

 

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