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Raisi morto, la Meloni: "Difficile aspettarsi grandi modifiche in Iran"

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"Voglio esprimere la solidarietà mia e la solidarietà dell'Italia al governo iraniano e al popolo iraniano". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite di Mattino Cinque, su Canale 5, dopo la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi. L'incidente in elicottero in cui ha perso la vita il leader ultra-nazionalista potrebbe aprire una nuova fase non solo a Teheran, ma anche in Medio Oriente e nelle relazioni diplomatiche internazionali. 

Qualcuno parla addirittura di una "apertura" del regime nei confronti della società civile, insanguinata negli ultimi mesi da richieste di maggiori libertà represse però con la violenza.

 

 

 

Proprio su questo punto, però, il presidente del Consiglio italiano sembra frenare: "Se si vuole essere realisti non vedo che ci saranno delle grandi modifiche all'interno del regime iraniano, è difficile aspettarsi che ci siano grandi rivoluzioni. Continuiamo a monitorare, a fare la nostra parte perché si possa vedere qualche spiraglio" sulla strada delle libertà. 

Ancora da comprendere, peraltro, le reali cause dell'incidente mortale di Raisi. La versione ufficiale parla di incidente dovuto a nebbia e maltempo, ma sono subito spuntate le teorie complottiste più svariate: errore del pilota, guasto tecnico (che chiamerebbe in causa il drammatico stato dell'aeronautica iraniana, praticamente a pezzi a causa delle sanzioni), il sabotaggio delle opposizioni interne o addirittura la mano di Israele, il grande nemico attaccato per la prima volta con missili poche settimane fa. Israele che però nega ogni coinvolgimento. 

 

 

 

"Vedo in queste ore che le autorità iraniane accreditano la tesi dell'incidente, non letture complottiste", è il commento della Meloni a Mattino 5, anche in questo caso all'insegna della massima prudenza.

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