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Ilaria Salis, non arriva il bonifico per la cauzione: per ora resta in carcere

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"Non sappiamo ancora quando uscirà, potrebbe essere nei prossimi giorni o anche settimana prossima e quindi venerdì potrebbe ancora essere detenuta in carcere. E quindi verrà portata in aula in catene": Roberto Salis lo ha detto all'Ansa a proposito della figlia Ilaria, accusata di aver partecipato al pestaggio di due estremisti di destra a una manifestazione a Budapest oltre un anno fa. Nei giorni scorsi le sono stati concessi i domiciliari, dietro però il pagamento di una cauzione. "Non è ancora arrivato il bonifico in Ungheria", ha aggiunto il padre dell'attivista.

Questa mattina il signor Salis ha incontrato la figlia per due ore nel carcere di Gyorskocsi utca a Budapest. Poi, sui soldi per la cauzione non ancora arrivati in Ungheria, ha detto che "sarebbe auspicabile che il governo ci aiutasse, l'unica cosa che manca è la garanzia che il bonifico emesso venerdì sta arrivando. Non dipende dal governo ma, se ci fosse la necessaria autorevolezza, potrebbe andare al ministero della giustizia ungherese e dire garantiamo noi che questi soldi stanno arrivando". Parlando dell'uscita dal carcere della 39enne, Salis ha spiegato che "sarà complicata dal punto di vista logistico" perché "bisogna capire come si sposterà ai domiciliari e, se questo accadrà prima dell'udienza, capire poi come si sposterà in tribunale. Io mi sentirò sicuro solo quando Ilaria sarà in Italia". 

 

 

 

L’importo della cauzione, equivalente a circa 40mila euro, è già stato versato dal padre agli avvocati. Questi, a loro volta, devono trasferire il denaro nelle casse dell’Autorità giudiziaria ungherese, la quale, ricevuta la cauzione, potrà disporre i domiciliari per Ilaria. "Ci possono volere da 3 a 10 giorni, quindi non sappiamo davvero quando uscirà", ha detto l'avvocato ungherese Gyorgy Magyar.

 

 

 

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