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Macron e sinistra, già 190 candidati ritirati. La Le Pen: "Disprezzo per gli elettori"

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Viva la desistenza, tutto per fermare Marine Le Pen. Secondo i dati del quotidiano Le Monde, oggi alle 9, risultano 190 i candidati che si sono ritirati dal secondo turno delle elezioni legislative in Francia, dopo essere arrivati terzi nel voto di domenica. Di questi, 123 provengono dal Nuovo fronte popolare (Nfp) di sinistra e 64 dalla coalizione del presidente Macron. La loro scelta è determinata dal fatto di evitare con compattezza la vittoria del Rassemblement National (RN) della Le Pen  del candidato premier Jordan Bardella. Restano per ora ancora previsti 121 triangolari. Il termine ultimo per i candidati per prendere una decisione è oggi alle 18.

Una strategia già vista in passato in Francia, ogni qual volta c'è stato il rischio di una vittoria dell'estrema destra, e fortemente crticata dalla leader di RN: "Il ritiro e le istruzioni di voto sono il peggior tipo di disprezzo per gli elettori", sono le dure parole della Le Pen, parlando alla radio France Inter. "Queste elezioni sono un'emancipazione del popolo francese", ha aggiunto. 

 

 

In

teressante notare come in Italia, intervistato dal Quotidiano nazionale, Fausto Bertinotti esprima una opinione diametralmente opposta a quella Le Pen. "Lo scontro in Francia è tra democratici e Rassemblement national, che non lo è", assicura l'ex presidente della Camera, che da segretario del Partito della Rifondazione comunista nel 1996 stipulò un patto non dissimile con l'Ulivo di Romano Prodi. "In Francia l'opposizione alle destre si fonda su due elementi: l'alleanza delle sinistre e la disciplina repubblicana, motivo per cui i gollisti si sono sempre opposti alla destra. Siccome ultimamente la disciplina repubblicana ha traballato, è nato il Nouveau front populaire, che ha perso, ma ha retto la sfida. Tanto è vero che la partita è ancora aperta. I giovani hanno votato largamente contro il RN, in sintonia con lotte sociali e per i diritti, i movimenti pro Palestina e ambientalisti. E maggiore è l'affluenza più si assottiglia il distacco con la destra. Cosicché un uomo come Macron, che vuol mandare i soldati in Ucraina, sostiene la desistenza in favore di un fronte popolare che si oppone al RN e attesta il proprio protagonismo in fase difensiva. Cosa poi possano costruire in positivo resta da vedere". Non è un dettaglio secondario, per la governabilità di un Paese. Ma meglio non pensarci, a sinistra.

 

 

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