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Keir Starmer, la lezione inglese che a casa nostra non hanno capito

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Premessa improntata a una doverosa trasparenza verso i lettori: personalmente, sono da sempre un ardente ammiratore del meccanismo elettorale britannico. Per i patiti delle tecnicalità, si chiama sistema uninominale maggioritario a turno unico. Per noi comuni mortali, è un marchingegno semplicissimo in cui basta un voto in più per vincere.

In parole povere, il territorio del Regno Unito è diviso in collegi molto piccoli, nei quali naturalmente è assicurato un rapporto diretto tra candidati ed elettori (guai a farsi paracadutare in luoghi dove non si sia già straconosciuti). Ci si può candidare in un solo collegio, senza reti di protezione. E, in quel collegio, il seggio va al candidato che arriva primo.
Quali sono gli effetti del sistema? 

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