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Viktor Orban, presidenza nel mirino dopo il viaggio in Cina: Ue a pezzi

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Viktor Orban fa arrabbiare i vertici europei, che non avrebbero apprezzato affatto i suoi ultimi tre viaggi a Kiev, Mosca e Pechino. Per questo da fonti europee trapela che alla riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 in Ue, mercoledì 10 luglio, all'ambasciatore dell'Ungheria "saranno chiesti chiarimenti" sul ruolo della presidenza di turno. Presidenza che in questo semestre, iniziato a luglio, è proprio nelle mani dell'Ungheria, che però non avrebbe ricevuto alcun mandato europeo per le missioni in Ucraina, Russia e Cina. 

Intanto, alcune fonti europee hanno sottolineato "la crescente preoccupazione" nelle capitali europee "sul mandato che si è auto-attribuito Viktor Orban nelle cosiddette missioni di pace, quando era chiaro che il premier rappresentava solo se stesso". Le tensioni, inoltre, "potrebbero crescere ulteriormente con l'avvicinarsi del Consiglio Affari Esteri, visto che Budapest continua a bloccare il via libera all'European Peace Facility, dove c'è un'intesa a 26", hanno spiegato ancora quelle stesse fonti. 

A parlare in maniera chiara dell'argomento è stato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, durante l'incontro quotidiano con la stampa. Viktor "Orban - ha detto - non ha alcun mandato per rappresentare l'Ue durante visite" come quelle effettuate a Mosca o a Pechino. E ancora: "L'Ungheria ha responsabilità specifiche quando si tratta di gestire i lavori del Consiglio" come presidente di turno dell'Ue, "e questo è completamente diverso da ciò che fa come Stato membro con una propria politica estera". A pensarla allo stesso modo il governo tedesco, secondo cui "il premier ungherese e il suo ministero degli Esteri non sono in Cina come rappresentanti e dell'Ue, proprio come non lo erano a Mosca la settimana scorsa". 

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