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Francia, Philippe: "I numeri ci sono", pronto il governo di centrodestra

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"Stiamo cercando di convincere i Repubblicani, e i deputati che potrebbero unirsi a loro, che se non trovano un accordo con noi, la conseguenza sarà una maggioranza di sinistra con La France insoumise". Lo ha affermato, in un’intervista a La Stampa, l’ex premier francese e leader di Horizons (parte del blocco macroniano) Edouard Philippe parlando dei possibili scenari per la creazione di una maggioranza in Francia dopo le elezioni politiche.

"E dovranno spiegare ai loro elettori che hanno preferito ministri espressi dalla France insoumise a un accordo tecnico con me o con monsieur Darmanin (ministro dell’Interno). Sarà complicato per loro da spiegare". "Il nuovo fronte popolare dispone di 182 voti, e il blocco che va da Renaissance (il partito di Macron) fino ai Repubblicani (la destra gollista) - che non è costituito come blocco, ma che non è molto lontano dall’esserlo - ne riunisce 220. Se questo blocco si allea, il presidente della Repubblica dovrebbe nominare un primo ministro espresso da questi partiti (Renaissance, Modem, Horizons, I Repubblicani)", ha spiegato Philippe secondo cui questa "può non essere una coalizione, ma un accordo tecnico di governo".

 

 

Infine ha aggiunto: "l governo ha presentato le dimissioni al presidente della Repubblica che, a questo stadio, non le ha accettate. La seconda: il 18 luglio l'Assemblea nazionale eleggerà un suo presidente e comincerà a funzionare nella sua nuova composizione.Mi sembrerebbe curioso che, nel momento in cui comincia la nuova legislatura, il presidente della Repubblica non avesse ancora accettato le dimissioni del vecchio governo".

 

 

 

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