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Israele, due raid nel centro di Beirut: "Chi era l'obiettivo"

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Le forze aeree israeliane hanno condotto due incursioni sul quartiere di Basta, nel centro di Beirut: lo riporta il Guardian. Finora, invece, Tel Aviv aveva colpito soprattutto il quartiere meridionale di Dahiyeh, considerato un feudo di Hezbollah. L'obiettivo dell'attacco pare fosse Wafik Safa, cognato del defunto segretario generale del movimento sciita Hezbollah, Hassan Nasrallah, e "ministro della Difesa" del gruppo armato. Lo riferisce l'emittente israeliana Channel 12, secondo cui è crollato un edificio di tre piani. Il bilancio per ora è di 11 morti e 48 feriti.

Intanto, sugli attacchi contro le basi Unifil in Libano, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato che "la situazione in quella zona del Libano ci preoccupa non da oggi, ma quello che è successo ieri e oggi è totalmente inaccettabile: non esiste la giustificazione che Israele avesse avvertito in anticipo che alcune basi dovevano essere lasciate: le Nazioni Unite e i paesi membri di Unifil non possono prendere ordini da Israele". Poi si è detto certo che "non si tratta di un errore e non si tratta di un incidente, per questo non ci basta che non ci siano stati feriti gravi: abbiamo bisogno di avere spiegazioni formali nel più breve tempo possibile. L'ambasciatore non era in grado di fornire tutti gli elementi richiesti, e quindi aspettiamo spiegazioni". 

 

 

 

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