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Spagna, ecco il congedo climatico: a casa da lavoro con lo stipendio pagato

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Congedo climatico in Spagna: il governo guidato da Pedro Sanchez lo ha introdotto a un mese dalle alluvioni che a Valencia hanno provocato 220 morti. Il decreto, che il governo ha approvato e il Parlamento potrà convertire in legge entro un mese, consente ai lavoratori di ottenere fino a quattro giorni di congedo retribuito in caso di condizioni meteorologiche estreme che potrebbero metterne a rischio la vita durante il percorso tra casa e posto di lavoro. A fine ottobre, quando Dana ha colpito la città spagnola, in molti si erano spostati per raggiungere i propri uffici. Una situazione per cui sono stati messi sotto accusa i datori di lavoro, che invece poi hanno spiegato di non essere stati adeguatamente informati sul livello di allerta. 

La prima norma sul congedo climatico è stata approvata nel 2021 in Canada. Oggi invece la Spagna sembra puntare su questa misura per recuperare la fiducia dei cittadini, arrabbiati e scioccati dopo la tragedia. Nel mirino della popolazione ci era finito non solo Sanchez, ma anche i sovrani Felipe e Letizia, ritratti nelle foto della visita a Valencia con i volti sporchi di fango. Nel testo del decreto, comunque, viene precisato che il lavoratore può beneficiare del congedo solo se l’azienda dà il proprio consenso: in caso contrario nulla da fare. Inoltre, è prevista la possibilità di estendere il congedo nel caso in cui l’allarme dovesse protrarsi per più di quattro giorni.

 

 

 

La tempistica per realizzare concretamente questo tipo di progetto, come riporta il Corriere della Sera, dovrebbe essere di un anno. La vicepremier e titolare del dicastero del Lavoro e dell’Economia sociale, Yolanda Díaz, ha spiegato che i protocolli di azione saranno diversi in base alla tipologia di lavoro dal momento che "i rischi climatici non sono gli stessi per un lavoratore di un’impresa edile o che lavora all’aperto rispetto a un lavoratore che, per esempio, lavora in una biblioteca". 

 

 

 

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