Funzionari israeliani hanno confermato che Tel Aviv ha attaccato lo Yemen in coordinamento con gli Stati Uniti e che "si è trattato di un attacco su larga scala". Lo riferisce Ynet. Secondo la tv saudita al Arabiya, inoltre, oltre 30 caccia israeliani sono stati utilizzati per colpire il porto e l'aeroporto militare di Hodeida in Yemen. Il raid rappresenta una risposta al missile balistico che ieri, domenica 4 maggio, ha colpito l'aeroporto di Tel Aviv. Negli attacchi, è stato riferito, sono stati distrutti il porto di Hodeidah e stabilimenti per la produzione di cemento usato per costruire fabbriche di armi. Le fonti poi hanno avvertito: "Questo non è l'ultimo attacco".
Nel mirino il gruppo yemenita filo-iraniano Ansar Allah, meglio noto come Houthi. Lo riporta l'agenzia di stampa yemenita di proprietà del gruppo "Saba", che cita un funzionario della sicurezza dei miliziani. In totale sarebbero stati lanciati 18 attacchi che hanno colpito le province di Sana'a e Al Jawf. Secondo quanto dichiarato da una fonte del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) all'emittente saudita Al Arabiya, le operazioni hanno lo scopo di indebolire la leadership e le capacità del movimento e di impedire loro di interrompere la navigazione commerciale nel Mar Rosso meridionale, a Bab el Mandeb e nel Golfo di Aden.