Israele, indiscrezioni: "Pronto l'attacco ai siti nucleari iraniani"

mercoledì 21 maggio 2025
Israele, indiscrezioni: "Pronto l'attacco ai siti nucleari iraniani"
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"Propaganda psicologica". Con queste parole, l'agenzia di stampa iraniana Tasnim ha bollato il servizio della Cnn secondo cui Israele si starebbe preparando a colpire gli impianti nucleari in Iran. Una notizia che se confermata porterebbe il conflitto in Medio Oriente, ripreso a pieno regime con l'operazione denominata I carri di Gedeone su Gaza e la Striscia, a un livello successivo.

Secondo la Cnn, che cita funzionari statunitensi, non è chiaro se il premier israeliano Benjamin Netanyahu abbia già preso una decisione definitiva in merito. La notizia giunge mentre sono in corso dal 12 aprile colloqui indiretti tra gli Stati Uniti e Teheran sulla questione del nucleare. Un eventuale attacco israeliano contro la Repubblica islamica potrebbe rappresentare una rottura con il presidente Usa Donald Trump, hanno avvertito le fonti, e rischierebbe di allargare ulteriormente in conflitto in Medio Oriente. "La possibilità di un attacco israeliano su un impianto nucleare iraniano è aumentata in modo significativo negli ultimi mesi", ha riferito una fonte che ha familiarità con l'intelligence statunitense sulla questione, aggiungendo che "la prospettiva di un accordo Usa-Iran negoziato da Trump che non rimuova tutto l'uranio iraniano rende più probabile la possibilità di un attacco".

Le crescenti preoccupazioni derivano non solo dai messaggi pubblici e privati di alti funzionari dello Stato ebraico, ma anche dalle comunicazioni intercettate e dalle osservazioni dei movimenti militari israeliani che potrebbero suggerire un attacco imminente, secondo quanto riferito da fonti vicine all'intelligence citate da Cnn. "In fin dei conti, il processo decisionale israeliano si baserà sulle azioni politiche degli Stati Uniti, e quali accordi stipula o meno il presidente Trump con l'Iran", ha commentato Jonathan Panikoff, un ex alto funzionario dell'intelligence specializzato nella regione, che ha aggiunto di non credere che Netanyahu sarebbe disposto a rischiare di compromettere interamente le relazioni con Washington lanciando un attacco senza almeno la tacita approvazione della Casa Bianca.