Migranti armati verso Trieste, conflitto a fuoco con la polizia serba

sabato 31 maggio 2025
Migranti armati verso Trieste, conflitto a fuoco con la polizia serba
2' di lettura

Un conflitto a fuoco tra un gruppo di migranti armati e la polizia di Belgrado sarebbe avvenuto sulla rotta balcanica, fra la Serbia occidentale e la Croazia. Negli ultimi tempi quel percorso, il cui capolinea è Trieste, è sempre più preso d'assalto da bande armate composte soprattutto da cittadini afghani, che gestiscono il traffico o prendono in ostaggio i migranti per incassare più soldi da parenti e amici in patria o in Europa. Inoltre, come si legge sul Giornale, la polizia speciale bosniaca avrebbe scoperto anche che alcuni membri dei gruppi armati viaggiavano liberamente con carte d’identità ottenute in Italia. 

Lo scontro armato con gli agenti risale allo scorso 23 maggio e sarebbe avvenuto vicino alla cittadina serba di Sid. La polizia stava effettuando un "controllo intensificato dei movimenti dei migranti", come si legge in una nota del ministero dell’Interno di Belgrado, quando ha scoperto un vero e proprio accampamento. I migranti scoperti, però, invece di arrendersi hanno aperto il fuoco. E uno di loro sarebbe stato ucciso dagli spari dei poliziotti. Altri quattro sono stati arrestati, mentre coloro che aspettavano di passare il confine sono riusciti a scappare. 

Migranti in Albania, la Cassazione contro il governo: "Decide la Corte di giustizia europea"

Nuovo scontro tra magistratura e governo sul decreto Albania. Come riporta Repubblica, la Cassazione "ci ripensa&qu...

Intanto, l'agenzia Frontex ha registrato "un’impennata della violenza da parte dei trafficanti", che spesso sono i migranti stessi organizzati in bande armate. Secondo un'inchiesta del portale d’informazione BalkanInsight, la banda più pericolosa si farebbe chiamare Bwk e sarebbe composta in gran parte da afghani esperti in termini di armi. Si pensa, infatti, che possa trattarsi di ex uomini delle forze di sicurezza di Kabul o di terroristi islamici. Per quanto riguarda il loro modus operandi, I gruppi armati sequestrano i migranti e li torturano, poi inviano i video a familiari e amici per chiedere un riscatto o più soldi per proseguire il tragitto. Le cifre partono da 400 euro e arrivano fino a 10mila se si pensa che la vittima possa provenire da una famiglia agiata. 

Regno Unito, Starmer copia Meloni: replica del protocollo Italia-Albania

A niente sono serviti i tentativi di giudici e sinistra di ostacolare il funzionamento dei centri in Albania. Il governo...