Un retroscena esplosivo. Alla rottura tra il presidente Usa, Donald Trump, ed Elon Musk contribuì una scazzottata tra il miliardario sudafricano e il segretario al Tesoro, Scott Bessent, avvenuta nelle scorse settimane alla Casa Bianca. Lo scrive il Washington Post, che cita come font l'ex stratega di Trump, Steve Bannon, tra i critici piu' feroci di Musk. Secondo il quotidiano Usa, dopo un litigio nello Studio Ovale sulla figura da nominare a capo dell'Internal Revenue Service, il fisco Usa, Musk e Bessent avrebbero proseguito l'alterco all'esterno.
Elon Musk, "serve un nuovo partito": come vuole chiamarlo
"Il popolo ha parlato, serve un nuovo partito politico che rappresenti l'80% della popolazione. Ed esattamente ...Bessent, il cui candidato alla guida dell'erario era stato preferito da Trump, avrebbe dato a Musk del "totale impostore" per non essere riuscito a raggiungere il suo obiettivo di un trilione di tagli alla spesa federale. A quel punto il proprietario di Tesla, secondo il racconto di Bannon, avrebbe colpito con una spallata, come "un giocatore di rugby", il costato di Bessent, che avrebbe reagito prendendolo a pugni. I due sarebbero stati quindi separati da alcuni passanti e Musk sarebbe stato scortato a forza fuori dalla West Wing. "Questo e' troppo", sarebbe stato il commento di Trump una volta appreso del diverbio. Va ricordato che lo scorso 30 maggio, alla sua ultima apparizione nello Studio Ovale al fianco del presidente, l'uomo piu' ricco del mondo mostrava un vistoso occhio nero. Karoline Leavitt, addetto stampa di Trump, interpellata sulla vicenda, si e' limitata a rispondere che "il presidente Trump e l'intera amministrazione continueranno nell'importante missione di tagliare gli sprechi, le frodi e gli abusi nel nostro governo federale per conto dei contribuenti, e il passaggio della 'Big Beautiful Bill (il progetto di legge di bilancio di Trump, attaccato con durezza da Musk, nda) e' criuciale per contribuire al compimento di questa missione".