L'attacco di Israele è una vera e propria operazione concepita come una guerra. L'obiettivo? Far fuori i vertici e le infrastrutture strategiche iraniane. Il governo di Netanyahu ha infatti dato il via a una campagna per azzerare i laboratori nucleari della teocrazia sciita e i leader del suo apparato militare e dei Guardiani della Rivoluzione.
Non a caso, riporta Repubblica, la prima ondata di missili si è abbattuta contro le abitazioni di generali e scienziati, quasi tutte nel centro di Teheran. In alcuni casi gli ordigni hanno fatto esplodere un solo appartamento. Presi di mira il capo di stato maggiore, il generale Mohammad Bagheri; il comandante in capo dei Guardia della Rivoluzione, Hossein Salami; il comandante dei reparti missilistici dei pasdaran, Amir Ali Hajizadeh. Stando alle prime informazioni, quattro "figure apicali" sarebbero state uccise: tra loro viene indicato Hossein Salami. Sempre nella fase iniziale sono stati bombardati i laboratori atomici sotterranei di Natanz e di Fordow. E il quartiere generale dei Guardiani della Rivoluzione è stato raso al suolo. Molteplici obiettivi, estremamente mirati.
Iran, Giorgia Meloni convoca riunione con ministri e vertici dell'intelligence
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con "la massima attenzione" l'evolversi della cr...L'operazione non si è limitata a questo. Dopo circa due ore, Israele ha scagliato un nuovo attacco. Qui sono stati distrutti radar di guida e postazioni della difesa aerea, in modo da bloccare le capacità di contrasto iraniane contro le squadriglie. Non è escluso che gli israeliani siano riusciti a prendere di mira missili e droni, portati fuori dai loro bunker dopo il primo attacco per preparare la ritorsione degli ayatollah: li avrebbero colpiti nell'unico momento in cui si trovavano allo scoperto. E ancora, non sono mancati attacchi contro altri centri del programma di arricchimento dell'uranio, sulle caserme di Tabriz, nel nord, e in alcuni aeroporti.