Un altro scossone colpisce Tesla, l’azienda guidata da Elon Musk. Omead Afshar, collaboratore di lunga data, braccio destro del miliardario e figura centrale all’interno dell’organigramma dell’azienda, ha deciso di lasciare il suo ruolo. Il tutto a un solo anno di distanza dalla sua promozione a responsabile delle vendite e delle operazioni per il Nord America e l'Europa, ossia uno dei ruoli-chiave del colosso dell'auto elettrica. Le ragioni della sua uscita non sono state rese note, ma il tempismo e soprattutto il ruolo che ricopriva Afshar scatenano dubbi e speculazioni.
Questo anche perché il suo passo indietro si inserisce in un quadro di continue uscite ai vertici di Tesla. Tra i dirigenti a fare un passo indietro anche Jenna Ferrua, che ricopriva la carica di direttrice delle Risorse umane per il mercato nordamericano. L’abbandono di Afshar, figura molto vicina a Musk, piove in una fase particolarmente delicata per Tesla, incalzata dal calo delle vendite, da una concorrenza sempre più agguerrita – in particolare quella che arriva dalla Cina – e dalle conseguenze dell'appoggio di Musk a Donald Trump, nonostante la tumultuosa e repentina uscita dal Doge.
Sul fronte delle vendite, le ultime cifre rese note dall’Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) confermano qualche difficoltà. A maggio, Tesla ha immatricolato 13.863 veicoli in Europa, con un crollo del 27,9% rispetto allo stesso mese del 2024. La quota di mercato è scesa dall’1,8% all’1,2%. Male anche il bilancio dei primi cinque mesi del 2025: le immatricolazioni sono diminuite del 37,1% rispetto al periodo gennaio-maggio dell’anno precedente, e la quota di mercato si è ridotta al 1,3% dal 2,1 per cento.