Drusi, una minoranza misteriosa al centro dei giochi di tutto il Medioriente

Nati da una costola dell’islam, non si considerano musulmani. Credono nel Corano e venerano Platone. Sono poco più di 1 milione nel mondo Fedeli a Gerusalemme, sono gli unici arabi a fare il servizio militare
giovedì 17 luglio 2025
Drusi, una minoranza misteriosa al centro dei giochi di tutto il Medioriente
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Protagonisti degli scontri etnici in Siria, cittadini fedeli dello Stato di Israele, ago della bilancia in Libano. E poi Giordania e una grande diaspora soprattutto nelle Americhe. Di Drusi si parla molto ma poco si sa in Italia.

1) Chi sono?
Nati nell'XI secolo da una scissione nello sciismo ismailita, i drusi considerano loro padre spirituale e fondatore il profeta preislamico Shu'ayb, da essi identificato nel biblico Ietro, il suocero di Mosè.

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2) Qual è il credo dei Drusi?
Libri sacri sono il Corano e le Lettere della Saggezza, ma considerano con grande venerazione anche la Bibbia, le opere filosofiche di Platone e di altri filosofi influenzati da Socrate. A parte la credenza dell’incarnazione della Divinità in “uomini perfetti” e nella trasmigrazione delle anime, non osservano né il digiuno del Ramadan, né il pellegrinaggio alla Mecca. E al posto delle moschee hanno i khalwa (=“solitudine”), in cui si tengono incontri religiosi la notte tra il giovedì e venerdì. Ma con la sola partecipazione di una minoranza di “iniziati” pari a non più del 15% dei fedeli di entrambi i sessi, che mantengono sull’esatta dottrina uno stretto segreto.

3) Come sono nati?
Nato nel 985, nominalmente succeduto a suo padre nel 996, regnante effettivamente dal 1000, Hakim fu il sesto Imam della dinastia sciita dei Fatimidi, al potere in Egitto. A un certo punto iniziò a dare chiari segni di squilibrio mentale, vessando un po’ tutti: non solo distrusse luoghi sacri a cristiani e ebrei, ma anche i musulmani furono sottoposti a pesanti tasse. Infine, poco dopo aver proclamato che la divinità si era incarnata in lui, nel 1021 sparì misteriosamente al Cairo, mentre passeggiava di notte a cavallo di un asino. Presumibilmente fu assassinato, ma prima di morire aveva fatto in tempo a inviare due persiani di nome Hamza e Darazi in Siria a predicare la sua dottrina. Ne nasce una nuova religione, secondo cui Dio ha nascosto Hakim per riportarlo a regnare sulla Terra nel giorno del giudizio. È Hamza a un certo punto a far assassinare Darazi e a definire la dottrina attuale della setta, dopo aver vietato a un certo punto ogni ulteriore conversione. «Il velo è tirato, la porta è chiusa, l’inchiostro è secco e la penna è spezzata», proclama. Da allora i fedeli credono che la fede si diffonda solo attraverso la reincarnazione delle anime, e l’appartenenza alla setta si passa di padre in figlio. È pero da Darazi che questo gruppo prende il nome con cui è ancora oggi conosciuto

4) Sono musulmani?
I Drusi del Libano sono ufficialmente classificati come musulmani, e per questo gli otto seggi a loro riservati in Assemblea Nazionale sono conteggiati tra i 64 su 128 dei musulmani. I drusi di Israele chiesero invece e ottennero nel 1957 dalle autorità di essere considerati separatamente dagli altri musulmani, e infatti fanno il servizio militare obbligatorio.

5) Quanti sono e dove vivono?
I 250.000 drusi del Libano rappresentano il 5% della popolazione: per oltre la metà nelle aree rurali dello Shouf, di Al-Matn, di Hasbayya e di Rashayya, ma concentrati in loro quartieri anche a Beirut. In Israele ce ne sono 143.000. In Siria 730.000. In Giordania 12.500. C’è anche una diaspora nel mondo: 60,000 in Venezuela, 50.000 negli Usa, 25.000 in Canada, 10.000 in Germania, 4000 in Australia. Non c’è una stima esatta del numero dei drusi in Argentina, di cui Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares parlano nel racconto giallo “I dodici segni dello zodiaco”.

6) Qual è l’orientamento politico?
Quelli israeliani sono considerati i cittadini arabi più fedeli allo Stato ebraico. Nel 2009 ci fu un record di ben cinque drusi sui 120 deputati della Knesset. Sei degli otto deputati drusi libanesi son del Partito Socialista Progressista della famiglia Jumblatt, contro un indipendente e un membro del partito progressista Taqaddom. I drusi libanesi sono stati ostili a Israele, ma anche a Hezbollah e agli Assad. Assieme ai cristiani, i drusi siriani erano stati inclusi dagli alawiti Assad nella rete di alleanze di minoranze per tenere sottomessa la maggioranza sunnita, ma in posizione subordinata.

7) Chi sono i Drusi famosi?
La più celebre a livello mondiale è probabilmente Amal Alamuddin: Clooney la giurista moglie di George Clooney e mente della sua fondazione. Leader del Partito Socialista Progressista libanese, Walid Jumblatt ebbe una certa notorietà in Italia per una relazione con Carmen Llera, moglie di Alberto Moravia, che lei raccontò nel romanzo Georgette. Druso anche se considerato vicino a Hezbollah è Tareck El Aissami; dal 2017 al 2018 vicepresidente del Venezuela, dal 2018 al 2021 ministro dell’Industria e dal 2020 al 2023 del Petrolio. È però poi stato messo in galera da Maduro, con pesanti accuse di furti miliardari.

8) Che sta succedendo in Siria?
A Sweida, nel sud della Siria, ci sono state 250 vittime negli scontri tra drusi e beduini sunniti. Entrambe le parti sono state accusate di esecuzioni sommarie.

9) Chi appoggia chi?
I beduini sono appoggiati dalle forze di Damasco. I drusi da Israele che ha annunciato di aver potenziato la presenza del suo esercito sulle Alture strategiche del Golan, ed ha bombardato il quartier generale dell’esercito siriano a Damasco. Drusi israeliani armati hanno passato la frontiera.

10) Perché gli scontri?
Una interpretazione taccia i sunniti di intolleranza. Un’altra sostiene che a prendere le armi non sia tutta la comunità drusa, ma una fazione già legata al regime di Assad e al narcotraffico di captagon.

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