Gaza, "operazione di terra": la prima a Deir al Balah, il pugno di ferro di Netanyahu

domenica 20 luglio 2025
Gaza, "operazione di terra": la prima a Deir al Balah, il pugno di ferro di Netanyahu
2' di lettura

L'esercito israeliano ha ordinato a tutti i residenti di Deir al-Balah, nella striscia di Gaza, di lasciare la zona, compresi coloro che vivono nelle tende. L'esercito israeliano (IDF) ha dichiarato di voler lanciare un'intensa operazione di terra nella zona contro i combattenti militanti, finora mai avvenuta, chiedendo agli abitanti della zona di recarsi nel grande accampamento di tende nella zona di Muwasi, sulla costa meridionale di Gaza, dichiarata zona umanitaria ma che è ancora regolarmente sottoposta ad attacchi aerei israeliani. Finora, durante la guerra, Israele non ha schierato forze di terra nella zona di Deir al-Balah, presumibilmente per non mettere in pericolo la vita degli ostaggi israeliani.

Anche molte organizzazioni umanitarie straniere hanno sede a Deir al-Balah, al centro della Strisciaa. Intanto l'Hostage and Missing Families Forum esprime preoccupazione per l'annuncio secondo cui le IDF intendono espandere per la prima volta le operazioni di terra a Deir al-Balah. "Qualcuno può prometterci che questa decisione non ci costerà la perdita dei nostri cari?", afferma il forum in una nota. Sempre domenica, le IDF hanno dichiarato di aver demolito 2,7 chilometri di tunnel durante le recenti operazioni condotte dalla 401esima Brigata Corazzata nella zona. I cunicoli sotterranei erano profondi circa 20 metri, secondo l'esercito, e sono stati distrutti dai genieri.

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Sabato, l'IDF ha dichiarato che l'Aeronautica Militare israeliana ha colpito circa 90 obiettivi nella Striscia di Gaza il giorno precedente, tra cui edifici utilizzati da terroristi e tunnel. Quel giorno, due ingegneri di riserva sono rimasti gravemente feriti da una bomba piazzata sul ciglio della strada nel sud dell'enclave.

Intanto continua ad aumentare il bilancio degli attacchi israeliani odierni su Gaza, dove almeno 54 persone sono state uccise, di cui 51 richiedenti aiuti umanitari. Lo riferiscono fonti mediche e giornalisti sul campo, citati da diversi media, tra cui Al Jazeera. L'episodio più violento si è verificato a Gaza City dove, secondo le fonti, 30 persone sono state uccise e 60 ferite da colpi d'arma da fuoco mentre attendevano l'arrivo dei camion di aiuti umanitari.

Le vittime sono state trasportate all'ospedale Shifa. Secondo i media palestinesi e Al Jazeera, le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulle persone in attesa all'arrivo dei camion nella parte nord-occidentale della città. Il quotidiano Times of Israel ha sottolineato che l'Idf sta indagando sull'accaduto. Altre 9 persone sono state uccise e 55 ferite dal fuoco israeliano nei pressi di un centro di assistenza nel nord di Gaza. Cinque palestinesi sono stati uccisi nei pressi di un centro di assistenza a nord di Rafah, nel sud di Gaza, aggiungendosi alle altre vittime, registrate all'alba in più aree dell'enclave palestinese.

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