Si aggiunge anche la Germania alla lunga lista di paesi pronti a riconoscere lo Stato della Palestina. Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dichiarato oggi che il riconoscimento di uno Stato palestinese deve iniziare ora, avvertendo che Berlino avrebbe reagito a "passi unilaterali". "Una soluzione negoziata a due Stati rimane l'unica strada che può offrire alle persone di entrambe le parti una vita in pace, sicurezza e dignità", ha affermato in una dichiarazione rilasciata poco prima del suo viaggio in Israele e nei Territori palestinesi. "Per la Germania, il riconoscimento di uno Stato palestinese giunge più alla fine di tale processo. Ma tale processo deve iniziare ora", ha aggiunto il capo della diplomazia di Berlino.
Wadephul ha poi invitato Israele a creare un accesso terrestre sicuro alla zona di guerra per alleviare le sofferenze della popolazione della Striscia di Gaza. "Solo via terra gli aiuti possono raggiungere la popolazione in quantità sufficienti - ha tuonato -. Pertanto, esorto il governo israeliano a fornire alle Nazioni Unite e alle organizzazioni umanitarie internazionali un accesso sicuro e, soprattutto, a garantire una distribuzione sicura ed efficace". In ogni caso la Germania continuerà a collaborare con Israele per garantire che il gruppo islamista Hamas rilasci definitivamente gli ostaggi, compresi cittadini tedeschi, venga disarmato e cessi di avere influenza politica nei territori palestinesi. "Non deve mai più rappresentare una minaccia per Israele".
Starmer come Macron: vuole riconoscere lo Stato di Palestina
Paradossi della politica europea: per non essere da meno della Francia di Emmanuel Macron anche il Regno Unito del primo...Prima della Germania, sono state la Francia e altre 14 nazioni a invitare i Paesi di tutto il mondo a impegnarsi per riconoscere lo Stato di Palestina. "A New York, insieme ad altri 14 Paesi, la Francia lancia un appello collettivo: esprimiamo la nostra volontà di riconoscere lo Stato di Palestina e invitiamo coloro che non l'hanno ancora fatto a unirsi a noi", ha scritto su X il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot.