Multe in autostrada e treni in ritardo: Germania anno zero

Berlino prova a reagire: il ministro federale dei Trasporti Patrick Schnieder ha annunciato in primo luogo l’intenzione di rivedere a fondo la struttura del personale della Deutsche Bahn
di Giovanni Longonilunedì 11 agosto 2025
Multe in autostrada e treni in ritardo: Germania anno zero

2' di lettura

La polizia della città tedesca di Magdeburgo ha fermato il 28 luglio scorso un automobilista sull'autostrada A2. L'uomo, le cui generalità non sono state rivelate, guidava a oltre 320 km/h in un tratto dove il limite consentito è 120. Al conducente è stata inflitta una multa di 900 euro, la decurtazione di due punti dalla patente e la sospensione del permesso di guida per tre mesi. Le autostrade tedesche sono famose perché non prevedono limiti di velocità. Tuttavia, le autorità ei club automobilistici hanno discusso a lungo sull'opportunità di mantenere questa norma e il risultato delle discussioni è che in alcuni tratti sono stati imposti limitazioni. Come sulla A2 dove l'ignoto automobilista ha stabilito il record di 200 km/h sopra il limite consentito.

La puntualità in Germania è molto più che una abitudine. Dalla metodica passeggiata di Kant su cui i concittadini potevano regolare i loro orologi, la puntualità è ritenuta il «rispetto del tempo», altruista e proprio. È quindi comprensibile la crisi di identità che vive la Repubblica federale oggi quando solo il 56% dei treni arriva in orario. E questo fortunato 56% può sgarrare fino a sei minuti, come consentire le lasche disposizioni delle Deutsche Bahn, ha raccontato il Washington Post. Ormai si è all'umiliazione: gli svizzeri non consentono più ai convogli del vicino settentrionale di transitare sulla loro rete. A Basilea si ferma e si cambia. C'è di peggio: il 26 luglio un intercity tedesco si è fermato causa un guasto al convoglio in una galleria vicino a Vienna. A bordo 400 passeggeri bloccati per sei ore senza luce né aria condizionata. Detlef Neuss, dell'associazione di passeggeri Pro Bahn, intervistato dal quotidiano di Jeff Bezos, punta il dito contro trent'anni di disinvestimenti e tagli: «Arrivi a un certo punto che non funziona più nulla. E quel certo punto è ora».

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Berlino prova a reagire: il ministro federale dei Trasporti Patrick Schnieder ha annunciato in primo luogo l'intenzione di rivedere a fondo la struttura del personale della Deutsche Bahn, inclusa una possibile ulteriore disaggregazione della divisione infrastrutture. In secondo luogo, le ferrovie federali hanno iniziato una serie di profondi lavori di ristrutturazione delle principali linee. Dopo il completamento della nuova Francoforte-Mannheim, anche la Amburgo-Berlino è stata chiusa a partire dal 1° agosto per lavori. Con ulteriori disagi per i viaggiatori. La vera angoscia per i tedeschi (e gli immigrati) pare sia però dovuta all'aumento del costo del kebab, causato da una vertenza sindacale finora senza sbocchi alla Birtat Meat World SE, maggiore produttrice nazionale di carne per kebab. E ormai in Germania si macellano più suini che bovini.

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