Presto, fermate la rotativa unica! Poi titolate così: «Da paria a pari»! Corriere della Sera e Repubblica, giornali diversi, e concorrenti, ma titoli uguali. Le inviate ad Anchorage, in Alaska, invece erano differenti. E però alla fine, non sappiamo se a loro insaputa, nella titolazione dei rispettivi articoli si sono trovate il medesimo gioco di parole. La rotativa, ovviamente, è quella digitale, dato che ieri nessun quotidiano era in edicola.

Partiamo dal Corriere: “Così Putin è passato da paria a “pari” – l’analisi dell’inviata ad Anchorage”. Repubblica: “Il trionfo di Vladimir accolto sul tappeto rosso. Così da paria è diventato pari”. L’inizio del pezzo del Corriere è questo: «Trump ha trattato Putin non più da paria internazionale ma da proprio pari», con “proprio” e “pari” invertiti di posizione, ma questo nella concitazione della scrittura può capitare. Repubblica impiega qualche riga ad arrivare alla battuta, però l’approdo è sicuro: «Il trionfo di Putin sta tutto in quel tappeto rosso srotolato sulla pista della base aerea di Elmendorf-Richardson di Anchorage, che lo ha trasformato di colpo da paria inseguito da sanzioni e da un mandato d’arresto internazionale per crimini di guerra a pari in un incontro tra leader di due superpotenze».
Vertice Anchorage, "Trump ha perso la faccia": il delirio della sinistra
"È imbarazzante leggere nero su bianco l'esultanza di Meloni per 'spiragli per discutere di pace'...Nulla da dire ovviamente sull’operato delle colleghe, e ogni testata segue legittimamente la propria linea editoriale. Però fa sorridere la coincidenza, diciamo così, quasi che i due giornali vista l’importanza dell’evento e la considerazione non proprio alle stelle per Trump si siano messi d’accordo. Ma ovviamente non è andata così. Diciamo che allora potrebbe essere stato l’effetto domino: in tivù c’è stato chi ha lanciato la cosa – va riconosciuto che il gioco di parole è efficace – e una certa stampa è andata avanti su questo filone. Aspettate... no, adesso si esagera! La rotativa unica è arrivata anche al Manifesto: «Perché se da un lato Trump vuole presentarsi come il pacificatore del mondo, dall’altro Pu tin ha una chance (forse) irripetibile di tornare sulla scena mondiale da pari e non da paria». È finita la carta carbone.