Merz "dice stro***e": Germania nel caos, chi scarica il cancelliere

domenica 7 settembre 2025
Merz "dice stro***e": Germania nel caos, chi scarica il cancelliere

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Si annuncia uno scontro, in Germania, tra le due anime del governo federale, quella di centrodestra della Cdu/Csu e quella di centrosinistra della Spd. Oggetto del contendere è, come peraltro sta accadendo anche in Gran Bretagna e in Francia, lo stato sociale. Ad aprire le danze era stato, la scorsa settimana, il cancelliere Friedrich Merz, affermando che il modello di welfare tedesco non sarebbe più economicamente sostenibile: «Non possiamo più permetterci questo sistema, così com’è oggi, con quello che produciamo. Da anni lo Stato sta vivendo al di sopra delle sue possibilità e occorre invertire la rotta, prima che sia troppo tardi».

Alle parole di Merz aveva replicato a stretto giro la presidente della Spd e ministra del Lavoro Bärbel Bas, la quale aveva definito, scusandosi per il linguaggio ruvido, come «stronz....» le parole del suo premier: «Questo dibattito attuale, secondo cui non possiamo più permetterci i sistemi di sicurezza sociale e lo stato sociale, è – e mi scuso già per l’espressione – una stronz!», aveva detto ai giornalisti.

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Non contenta, la Bas è passata nelle scorse ore dalle parole ai fatti, facendo pubblicare dal suo ministero un regolamento con il quale intende alzare i contributi per il welfare, andando a colpire, da politica di sinistra qual è, le fasce più benestanti dei lavoratori tedeschi.

Il regolamento, che dovrà comunque ottenere il via libera da parte del gabinetto federale, prevede che il tetto massimo per il calcolo dei contributi alla previdenza pensionistica obbligatoria salga a 8.450 euro al mese nel 2026, dagli 8.050 euro di quest’anno. L’aumento del tetto massimo per il calcolo dei contributi significa che i lavoratori con i redditi più alti dovranno da gennaio versare contributi su una parte più ampia del loro introito.

In Germania i lavoratori versano i contributi previdenziali solo su una parte del loro stipendio, fino al cosiddetto massimale contributivo. E quanto più questo massimale si alza, come vorrebbe la Bas, tanto più si trovano a pagare.

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Il ministro della SPD sostiene che l’aumento sia «l’effetto di un aumento degli stipendi» ma, in attesa del confronto che ci sarà sulla norma all’interno del governo, il presidente dell’Associazione Contribuenti, Reiner Holznagel, ha a sua volta definito una «stronz....» l’idea della Bas. «Milioni di lavoratori avranno meno netto in busta paga a partire dal nuovo anno. Alla fine, ciò che conta è quello che resta sul cedolino! Invece di aumentare sempre i limiti, servono finalmente risparmi nelle prestazioni sociali», ha ribattuto Holznagel, lanciando un appello alla CDU/CSU perché blocchi i piani del ministero del Lavoro guidato dalla SPD.

Il documento messo a punto dalla Bas propone anche modifiche per l’assicurazione sanitaria e l’assicurazione per l’assistenza a lungo termine obbligatorie. Per la prima il massimale per il calcolo dei contributi è attualmente di 5.512,50 euro al mese ma aumenterebbe a 5.812,50 euro dal 1 gennaio 2026. Per la seconda aumenterebbe dagli attuali 6.150 euro a 6.450 euro al mese.